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Vantaggi e svantaggi della strategia Buy & Hold: è davvero infallibile?

di Paolo Di Domenico

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Se nel 2021 hai investito sul mercato azionario americano, ti meriti una pacca sulla spalla.

Perché hai sfruttato uno dei migliori anni della borsa a stelle e strisce, in termini di performance e volatilità.

Ma non è sempre andata così.

Prendi per esempio il 2020.

Anche in questo caso, investendo sugli indici americani, ne saresti uscito in guadagno (seppur in misura minore), ma nel mentre la volatilità ti avrebbe fatto vedere i sorci verdi.

Eppure oggi, nonostante quel fulmineo -30%, tra febbraio e marzo 2020, sui mercati USA (ma ad altri mercati è andata peggio), non diresti mai che sia stato un errore essere rimasto investito durante gli ultimi due anni.

E non lo diresti neanche se fossi investito da dieci, quindici, venti o trent’anni.

Non sarà mica che la strategia buy & hold non è poi così sorpassata, come molti pseudo-esperti di finanza ti vorrebbero far credere?!?

Tuttavia, il fatto che il buy & hold sia una strategia con una storia di successo alle spalle, non la rende facile da seguire, né, tanto meno, infallibile.

E in questo articolo vediamo il perché.

Investire sui mercati finanziari seguendo l'approccio buy & hold

Che cosa significa e in che cosa consiste la strategia buy & hold

Buy & hold significa “comprare e tenere” ed è una strategia che consiste esattamente in quello che hai appena letto: comprare e tenere.

Sì, ma che cosa e per quanto tempo?

Questo concetto si riferisce principalmente ai cosiddetti “stock picker”, ovvero agli investitori che selezionano singole azioni, o ETF.

La discriminante principale di questa strategia non è tanto “cosa” compri, ma con quale orizzonte temporale.

Nel buy & hold, infatti, l’orizzonte temporale è lungo, anche nell’ordine di decine di anni.

Insomma, adottando questa strategia, compri uno strumento finanziario con l’obiettivo di tenerlo per anni e anni e di venderlo solo in due casi:

  • qualora vengano meno le ragioni per le quali hai deciso di investirci;
  • qualora decidessi che è arrivato il momento di usare in altro modo il capitale investito.

Ti sembra un approccio all’investimento troppo passivo?

In parte lo è ed è ciò che lo rende appetibile per molti risparmiatori che non hanno tempo, voglia e competenze per investire in modo più dinamico.

Tuttavia, non si tratta certo di una strategia di investimento in cui si compra a casaccio.

Ma procediamo con ordine, approfondendo l’antitesi dell’approccio buy & hold, ovvero il market timing.

Fare market timing

Market timing: la nemesi dell’approccio buy & hold

Fare market timing significa cercare di individuare il momento migliore per entrare e uscire dai mercati finanziari al fine di ottenere il maggior profitto.

Insomma, cercare di comprare un investimento al prezzo più basso per poi rivenderlo al prezzo massimo.

Questo è il sogno di qualsiasi investitore.

Ma è una strategia che rimane alla pari di un mito perché non esiste un metodo che garantisca l’individuazione esatta dei punti di minimo e massimo dei mercati.

Vorrebbe dire che esisterebbe qualcuno o qualcosa in grado di prevedere in anticipo (impossibile) che cosa farà con certezza il mercato in futuro.

Una volta il grande investitore Peter Lynch ha detto:

“Non ho mai letto nemmeno una volta il nome di un “market timer” sulla lista di Forbes che elenca le persone più ricche al mondo. Se fosse davvero possibile fare previsioni corrette, ci sarebbe qualcuno che avrebbe fatto i miliardi facendolo”

E se pensi che il market timing sia roba da professionisti del settore, stai sopravvalutando le capacità divinatorie che una maggiore esperienza può dare.

Prendi l’anno scorso, ad esempio.

Da una lista redatta da Bloomberg, risulta che soli 3 hedge fund abbiano battuto il mercato (se vuoi approfondire questo concetto, ti invito ad ascoltare questa puntata del nostro podcast), ottenendo un rendimento maggiore dell’indice di riferimento S&P 500 (che ricordo è stato del 29%).

Gli hedge fund sono in grado di assoldare i migliori cervelli, mettere in campo enormi risorse finanziarie e sono guidati da personalità di grande esperienza, come Ray Dalio e Bill Ackman.

Nonostante questo, ancora una volta, la maggior parte di loro non è riuscita a battere il mercato (e non di poco).

Però, è vero, qualcuno, nella storia dei mercati, ce l’ha fatta.

Come Jim Simons, che gestiva il Medallion Fund, e prima di lui Peter Lynch, che gestiva il Magellan Fund.

Non è quindi impossibile battere il mercato, ma è estremamente difficile; e lo è ancora di più farlo in modo continuativo, per più e più anni di seguito.

Mi viene in mente il caso della società Ark Invest, gestore di ETF attivi guidato da Cathie Woods.

Nel 2020, gli ETF tematici di Ark, che contengono titoli tech disruptive, avevano ottenuto performance stellari (battendo a mani basse il mercato).

Ma nel 2021 la storia è andata diversamente.

Tutti gli ETF Ark hanno sottoperformato il mercato (e di parecchio).

Se fare market timing è “impossibile” anche per professionisti del settore, quali sono le probabilità che un piccolo investitore ci riesca?

Infinitesimali.

E per correre dietro a quella probabilità infinitesimale, saltellando dentro e fuori dai mercati, rischi davvero di perdere moltissimi soldi.

A tal proposito, uno studio di J.P. Morgan ha calcolato che se qualcuno avesse investito 10.000 dollari all’inizio del 2001 e li avesse lasciati investiti per 19 anni, avrebbe portato a casa 42.231 dollari.

Al contrario, stando fuori dal mercato solamente nei 10 giorni migliori, avrebbe ottenuto solo 19.347 dollari, meno della metà rispetto al caso precedente.

E tutto questo solamente per essere rimasto fuori dal mercato 10 giorni su 6.935.

Strategia Buy and hold: differenza di rendimenti stando fuori dal mercati

Ricorda che con i tuoi soldi non devi cercare di battere gli altri, o diventare il più brillante degli investitori.

Con i tuoi soldi dovrai integrare la tua pensione, pagare l’istruzione dei tuoi figli, sopperire a eventuali cali di reddito, ecc.

Ora è chiaro che, provando a fare market timing, le probabilità di perdersi i pochi giorni che fanno la differenza nella performance di un investimento sono altissime.

Vediamo invece quali sono i vantaggi dell’adottare un approccio buy & hold.

I vantaggi dell’approccio buy & hold

Rimani sempre investito

Il grande vantaggio del buy & hold è che risolve, in sostanza, il grosso problema di decidere quando è il momento giusto di comprare e vendere.

Poni il caso che il tuo istinto ti abbia fatto azzeccare il tempo di uscita, proprio prima di un crollo (come a febbraio 2020).

Ora ti trovi davanti al problema di quando rientrare sul mercato; perché se nella teoria sappiamo che il momento migliore per investire nuovamente sarebbe quando il mercato ha toccato il punto di minimo, nella pratica, tu non puoi sapere in tempo reale se si è effettivamente toccato questo punto di minimo.

Ti sarà chiaro solamente dopo che quello era il punto di minimo.

Ma “dopo” sarà troppo tardi e avrai già perso il treno del rialzo, proprio nei momenti più significativi del mercato.

Infatti, statisticamente i giorni migliori arrivano subito dopo i crolli più pronunciati.

Diventa quindi praticamente impossibile riuscire a beccarli se non rimanendo investiti.

Mercati finanziari: approccio Buy and Hold

Risparmi commissioni, tempo e stress

Se entri ed esci dal mercato, non solo ti è difficile azzeccare il timing corretto, ma sostieni anche molti più costi (in commissioni), oltre che perdere molto più tempo ed energia mentale.

Quando investi non puoi infatti ignorare i costi che questa attività comporta, in base allo strumento che compri, alla fonte e al canale che usi, alla cifra investita e ovviamente alla frequenza con la quale compri/vendi.

Inoltre, se vuoi sperare di azzeccare il timing, di certo non puoi permetterti il lusso di guardare sporadicamente che cosa stanno facendo i mercati; devi stare costantemente sul pezzo, e ciò non si sposa bene con una persona che ha un lavoro, una famiglia e altri mille impegni a cui pensare.

Provare a fare market timing è anche un’attività che consuma molta energia mentale.

Osservare i grafici, aggiornarsi su tutte le novità e decidere come comportarsi è sfiancante perché i livelli di tensione e nervosismo rimangono sempre elevati.

Insomma, una ricetta sicura per aumentare lo stress.

Il buy & hold riduce invece tutti questi fattori al minimo.

Aumenti le probabilità di ottenere un rendimento positivo

Più l’orizzonte temporale del tuo investimento si accorcia, maggiori sono le probabilità di andare in perdita.

Al contrario, più allunghi il tuo orizzonte temporale, maggiori sono le probabilità di ottenere una performance positiva dai tuoi investimenti.

Con una prospettiva di lungo termine, quello che succede oggi, o che succederà domani, tra un mese o un anno, si potrebbe rivelare solamente un fastidioso “rumore” di fondo, nonché una goccia nell’oceano.

Pensa ad Amazon.

Quella che vedi qui sotto è la copertina della famosa testata giornalistica Barron’s, nella quale, senza mezzi termini, si decreta l’imminente scoppio della bomba Amazon.

Copertina Barron's

Se conosci l’azienda e quale performance ha fatto il suo titolo, è probabile che ti sia scappato un sorriso.

Tuttavia, il giornale è stato pubblicato il 31 maggio 1999, non molto lontano a quello che diventerà noto come lo scoppio della Bolla delle Dot-com, durante il quale Amazon perse più del 95% del suo valore in Borsa.

Crollo Amazon durante Bolla Dot-com

Tuttavia, guardando oggi, più di vent’anni dopo, la performance di Amazon, i risultati che si ottengono differiscono talmente tanto che sembra di parlare di due aziende diverse.

E questo è altrettanto vero anche se consideri il mercato azionario in generale: storicamente, più l’orizzonte temporale si allunga, maggiori sono le probabilità di ottenere un rendimento positivo.

Perché investire nel lungo periodo

Puoi sfruttare il super potere dell’interesse composto

Allungare l’orizzonte temporale del proprio investimento, ti permette di ottenere maggiori risultati grazie all’azione dell’interesse composto.

Grazie ad esso, anche persone comuni hanno potuto costruire patrimoni ingenti.

A tal proposito è diventata famosa la storia di Ronald Read, ripresa da Morgan Housel nel suo libro “La Psicologia dei soldi”.

Se cerchi il suo nome su internet, troverai questa descrizione: “Filantropo americano, investitore, custode e benzinaio”.

Una descrizione che ti può sembrare sconclusionata, ma vera.

Perché Read, mentre lavorava presso una stazione di servizio e come addetto alle pulizie, ha accumulato un patrimonio pari 8 milioni di dollari, che, alla sua morte, ha donato a una libreria e a un ospedale locale.

Il segreto della sua ricchezza, di cui nessuno sapeva nulla, era il frutto del costante risparmio e della pazienza di aspettare abbastanza a lungo, dopo aver comprato dei titoli blue chip (termine con cui si indicano le azioni con la più grossa capitalizzazione).

Il suo segreto è stato dunque fare buy & hold e lasciar lavorare l’interesse composto.

Read non è l’unico caso di persona normale che è riuscita ad accumulare una fortuna milionaria in questo modo.

Grace Groner lavorò come segretaria di Abbott Laboratories e acquistò le azioni della sua azienda, tenendole per decenni, reinvestendone costantemente i dividendi e generando un patrimonio da 7 milioni di dollari.

Storie simili sono quelle di Anne Schieber, Agnes Plumb e molte altre ancora.

L’interesse composto fa sì che i tuoi investimenti non crescano in modo lineare, ma esponenziale.

E più lunga sarà la durata, più il risultato finale sarà grande.

Se desideri scoprire l’effetto sorprendente che può avere l’interesse composto sui tuoi investimenti, qui puoi trovare un calcolatore apposito (prova a vedere quanto potresti guadagnare in 10, 20 o 30 anni, se incominciassi a investire oggi!).

I risultati che otterrai ti sorprenderanno e ti sarà inequivocabile perché il “buy&hold” è ancora una strategia vincente.

Tuttavia, ciò non significa che sia una strategia priva di difficoltà.

Buy and Hold: le emozioni umane

Gli svantaggi dell’approccio buy & hold

Il ruolo dell’emotività

Abbiamo capito che adottare una strategia buy & hold significa avere un orizzonte temporale di lungo periodo.

Tuttavia, questo significa anche avere la capacità di sopportare delle perdite nel breve periodo.

Detta così sembra semplice, ma non sottovalutare mai il ruolo dell’emotività in questi frangenti.

Nella teoria, sembra facile tenere un investimento per 10 o 20 anni, soprattutto quando i mercati sembrano proseguire al rialzo in modo incessante.

Diverso è quando arriva un crollo (perché arriverà, stanne certo) che dura mesi e mesi e che può mettere alla prova anche chi pensa di avere nervi d’acciaio.

Pensa agli ultimi 70 anni di storia.

Nel tempo si sono avvicendate piccole grandi crisi, di tipo finanziario, economico, politico.

Tra il 1970 e 2019, il mercato azionario americano ha attraversato 7 recessioni, 10 mercati ribassisti e 4 crolli di mercato superiori al 30%.

Mercati che scendono per lunghi periodi, brutali crolli e recessioni sono degli eventi che con certezza un investitore di lungo periodo dovrà affrontare.

Ora, anche se razionalmente sai che nel lungo periodo questi crolli non sono nulla, non è così mentre ti ci trovi in mezzo.

Smarrimento, ansia, nervosismo, paura e panico sono emozioni che tutti noi possiamo provare mentre i mercati attraversano una tempesta.

Per questo il buy & hold è una strategia semplice, ma non facile da rispettare.

Relax: la strategia buy & hold non è una strategia passiva

Non puoi rimanere passivo al 100%

Fare buy & hold non significa “compra e dimentica”.

Investire con un orizzonte temporale lungo non significa perdere di vista gli sviluppi dei tuoi investimenti.

Pensare che “tenere” significhi “scordarsi” dei propri investimenti è una semplificazione del mantra reso celebre da grandi investitori come Warren Buffett, che in una sua famosa Lettera agli investitori della Berkshire Hathaway scrisse:

“Il nostro orizzonte temporale preferito (per tenere un investimento) è sempre”

Di sicuro Buffett è il capostipite della strategia buy & hold (su alcuni titoli è investito da decenni, come Coca Cola).

Tuttavia, è molto improbabile che egli, nel frattempo, si scordi di che cosa ha in portafoglio e soprattutto del perché ci ha investito.

È infatti probabile che il movimento dei prezzi possa portare ad uno scostamento dalla composizione originale del tuo portafoglio, che potrebbe quindi aver bisogno di essere ribilanciato, in modo che rimanga coerente con i tuoi obiettivi, la tua tolleranza al rischio e il tuo orizzonte temporale.

Se questi concetti ti sono estranei, il mio consiglio è quello di iniziare a seguirci sul nostro gruppo Facebook Wikilix (a cui puoi iscriverti qui), dove ogni giorno approfondiamo in maniera semplice argomenti inerenti la finanza personale e gli investimenti.

Buy and hold è un ingranaggio di una macchina più complessa

Il buy & hold non è la soluzione a tutti i mali

Ok, abbiamo capito che, storicamente, più l’orizzonte temporale si allunga, maggiori sono le probabilità di ottenere un rendimento positivo.

Questo significa che investendo nel lungo periodo si guadagnerà sempre? E che qualsiasi investimento in perdita tornerà, nel lungo termine, a salire? 

Assolutamente no.

Anche questa è una semplificazione che si è andata diffondendosi negli ultimi anni.

Ci sono infatti tre fattori da considerare.

Il primo è che i rendimenti passati non sono mai garanzia di rendimenti futuri.

Quella che è stata la storia passata di un titolo, o di un intero mercato azionario, non indica quello che sarà il suo futuro.

Il secondo fattore riguarda il fatto che non esiste alcuna certezza di guadagno, anche se dovessimo rimanere investiti all’infinito.

Prendi, ad esempio, il titolo di Monte dei Paschi di Siena.

Potresti esserci rimasto aggrappato per vent’anni, ma è probabile che sei ben lontano dal valore che avevi investito all’inizio (basta che dai un’occhiata al suo grafico per capire di che cosa sto parlando).

In breve, esiste sempre la possibilità (soprattutto quando si investe in azioni singole) che, nonostante il tempo che passa, un titolo non recuperi più il valore di quando ci avevi investito.

C’è poi il terzo e ultimo fattore (non certo per importanza) da considerare.

Fare buy & hold si rivela una buon approccio solo se è trattato come l’ingranaggio di una macchina più complessa e ben oliata.

Infatti, per investire con successo non basta solamente investire per il lungo periodo, perché ci sono altri quesiti a cui rispondere:

  • su quali prodotti investire? E in quale proporzione?
  • quanto investire e quanto tenere liquido?
  • che cosa fare quando l’orizzonte temporale inizia ad accorciarsi?
  • come e quando ribilanciare?

Queste sono solo alcune delle domande a cui l’approccio buy & hold, di per sé, non può rispondere.

Per questo motivo deve essere integrato all’interno di una pianificazione finanziaria più ampia.

Pianificazione finanziaria che noi abbiamo costruito secondo il metodo Plannix, ovvero la nostra soluzione, pratica e completa, che ti rende autonomo e sicuro nella gestione dei tuoi soldi e dei tuoi investimenti.

di Paolo Di Domenico

Financial Market Analyst di Lixi Invest

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