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Vendere ai massimi, comprare ai minimi: l’illusione del
market timing

di Luca Lixi

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Molte volte mi viene fatta una domanda, qualche volta genuinamente curiosa, altre volte un po’ troppo ingenua, che sicuramente però frulla in testa a tanti: “Ma non è meglio stare fuori dal mercato e poi rientrare a prezzi più bassi quando è passata la tempesta?“. La risposta che, ahimè, vedo fornire costantemente dagli “addetti ai lavori” e dai presunti professionisti, è SÌ. In questo articolo voglio invece spiegarti, anche attraverso l’utilizzo di qualche dato, perché la risposta a questa domanda è NO.

La chimera del market timing

Pensare di poter entrare e uscire dal mercato contando di indovinare tempestivamente il momento giusto (fare market timing, in gergo), porta con sé queste aspettative fallimentari per i tuoi investimenti di lungo termine:

  • riuscire ad azzeccare il tempo di uscita (sui massimi). Auguri.

  • riuscire ad azzeccare il tempo di entrata (sui minimi). Nuovamente auguri.

Ora, azzeccare il tempo di uscita, quindi la chiamata del “grande ribasso” e della “nuova crisi”, è addirittura relativamente più facile.

Basta gridarlo un sufficiente numero di volte e in un lasso di tempo abbastanza lungo che prima o poi ci si prende.

Come il solito orologio rotto che segna l’ora giusta due volte al giorno.

(Tenendo anche conto che i ribassi non sono un difetto del mercato, ma una loro caratteristica).

Fare Market Timing

Poniamo il caso che il nostro eroe abbia azzeccato il tempo di uscita.

La domanda che si pone ora è: “Quando rientrare sul mercato?”

La risposta è ancora più complessa e imprevedibile della prima.

Perché se l’inizio di un possibile RIBASSO sul mercato o di un momento economico negativo viene costantemente chiamato dalla stampa, da qualche report o da qualche guru, generando così centinaia di falsi allarmi, nessuno invece ti avviserà quando sarà il momento di investire nuovamente.

Ti sarà chiaro DOPO.

Ma DOPO sarà troppo tardi.

E avrai già perso il treno del rialzo.

Prendiamo ad esempio il post crisi finanziaria del 2008.

S&P 500 dicembre 2008 - maggio 2010

I mercati raggiunsero il loro minimo a marzo del 2009.

Con il senno di poi, quella era il momento migliore per investire. Quello era il momento di entrare.

Nessuno ti ha chiamato a marzo del 2009 per farlo.

Nessun articolo di giornale ti ha avvisato di questo.

Nessuna fanfara pubblica festeggiava l’inizio di una fase rialzista sul mercato, che sarebbe durata 11 anni con guadagni del 200-300%.

Marzo 2009, per chi se lo ricorda (io sì), era un periodo di depressione post crisi finanziaria.

Ti allego alcuni titoli dei giornali di quel periodo.

Titoli dei media marzo 2009

Sfido chiunque ad essere entrato all-in (con tutto il suo patrimonio) in quel momento di minimo.

Chi lo ha fatto, si è giocato il bonus “culo” per tutta la sua vita, e secondo il calcolo delle probabilità ci beccherà nuovamente tra 566 anni.

Che cosa è successo a seguire?

  • da Marzo a Giugno 2009: +44%
  • da Marzo a Settembre 2009: +62%
  • da Marzo 2009 a Marzo 2010: +83%

Ma mica è finita qua.

O pensi che il rialzo degli ultimi 10 anni sia poi stato tutto una passeggiata di salute?

Tra crisi del debito sovrano del 2011 (e Italia che stava per andare in default, ti ricordo), Brexit del 2016 e altre occasioni di tensione minori, sul mercato esiste sempre un motivo per vendere, o un motivo per non comprare.

Come si comporta l’investitore intelligente

Entrare e uscire dal mercato, pensando di azzeccare il momento giusto, non è una soluzione praticabile dall’investitore intelligente.

Questo non vuol dire, al contrario, che si debba essere “sempre tutti investiti sul mercato”.

Da me questa roba non l’hai mai sentita, anzi.

Insegno l’esatto contrario.

E non significa che devi investire senza criterio alcuno solo perché “nel lungo termine si guadagna”.

Idem, da me questa roba non l’hai mai sentita.

E, non significa neppure che “basta comprare ETF”.

Sono arrivato ai limiti dell’odioso e dell’antipatico, e forse anche oltre, a dirti che gli ETF sono STRUMENTI, sono dei PRODOTTI, e come tali non sono la panacea di tutti i mali e NON sono da comprare passivamente, senza criterio e senza strategia, scegliendoli a caso.

Lo storico del mio gruppo WikiLixi, la più grande community italiana dedicata agli investitori privati, è a disposizione se vuoi verificare (e se non sei ancora iscritto ti invito a farlo qui).

Mercati finanziari

Vedo gente che, in preda al panico del ribasso, o in preda all’avidità e all’overconfidence del futuro rialzo, continua a diffondere questa possibilità di “vendere ai massimi e comprare ai minimi”.

Che, ripeto, è un’idea troppo affascinante per coloro che  “è meglio vendere ora e comprare domani quando il prezzo sarà più basso”.

Se hai accantonato la liquidità necessaria per il breve termine, vendere quando il mercato è in ribasso è un errore.

Se hai accantonato la liquidità necessaria per le emergenze, vendere quando il mercato è in ribasso è un errore.

Se sei entrato gradualmente sul mercato e non in “all-in”, e quindi hai la liquidità necessaria per continuare a investire, vendere quando il mercato è in ribasso è un errore.

Se hai acquistato degli investimenti azionari diversificati per raggiungere gli obiettivi di lungo termine, quando il mercato è in ribasso è un errore.

Se non hai fatto queste cose prima, hai commesso degli errori.

Ed è opportuno che tu riveda la tua strategia di finanza personale o te ne costruisca una sulla base delle tue esigenze e obiettivi. 

Perché cercare di rimediare a degli errori di pianificazione con degli altri errori derivanti da mancanza di strategia è il modo migliore per mettere in leva gli errori strategici e renderli esponenziali.

Poi magari sono io troppo umile che non penso di avere la capacità di comprare ai minimi e vendere ai massimi, e per questo mi affido alla pianificazione strategica.

Vedo che in tanti lo predicano, in maniera più o meno consapevole delle cose che stanno affermando.

Magari mi sbaglio io.

Ma temo proprio di no.

E se anche tu vuoi comportarti come un investitore intelligente, che non si affida alla chimera di poter fare market timing, è il momento di iniziare a pianificare strategicamente i tuoi investimenti.

Non sai come fare?

Alla tua sicurezza e prosperità finanziaria,

Luca

di Luca Lixi

Fondatore e CEO di Lixi Invest

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