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3 cose che devi considerare oggi (e non solo) prima di vendere o comprare azioni

di Paolo Di Domenico

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In questo primo trimestre del 2020 i  mercati azionari ci hanno riservato un vero e proprio giro sulle montagne russe. All’inizio la salita è stata lenta e tranquilla (il mese di gennaio e la prima settimana di febbraio). Raggiunta la cima, siamo rimasti un po’ a goderci il panorama (la seconda e terza settimana di febbraio). All’improvviso abbiamo avuto il primo affondo, a partire dalla settimana del 24 febbraio, a cui sono seguite rotazioni a 360 gradi, stretti avvitamenti e curve brusche e repentine. E di fronte a queste montagne russe estreme gli investitori hanno iniziato a chiedersi se fosse il caso di scendere o continuare la corsa. “Devo vendere o comprare?” è la domanda che tutti loro si stanno ponendo (e probabilmente anche tu). Tuttavia prima di agire in una o nell’altra direzione ci sono 3 elementi che vanno presi in considerazione. Ti racconto di che cosa si tratta in questo nuovo articolo.

Quello che era iniziato come un anno abbastanza noioso dal punto di vista dell’andamento dei mercati azionari, ha invece cambiato completamente ritmo ancora prima della fine di questo prime trimestre.

Di fronte a questo cambio di ritmo, tra violenti ribassi e poderose risalite, ogni investitore del mondo, a secondo della sua emotività e del suo livello di cultura finanziaria, si è posto la domanda:

Devo vendere o comprare?

(In questo articolo qui abbiamo già visto quali sarebbero i consigli che darebbe Warren Buffett di fronte a questo dilemma).

Quando il mercato vive un periodo pazzo come quello in corso è facile perdere il focus dei propri obiettivi di investimento a causa dell’incessante rumore di fondo.

Tuttavia ci sono tre elementi che dovresti considerare prima di prendere decisioni che stravolgerebbero il tuo piano di investimenti.

Vediamoli assieme.

1. Avere una visione d’insieme

Quando ti fai prendere dal panico di fronte a un mercato ribassista come quello che stiamo vivendo, devi tenere sempre a mente il quadro d’insieme.

Per capire che cosa intendo, ti faccio un esempio.

Il primo grafico qui sotto rappresenta l’andamento dell’S&P500 tra il 2007 ed il 2009 su time frame settimanale.

Come puoi vedere, il crollo post 2007 fu tremendo.

Magari tu stesso lo avrai vissuto da investitore, provando sulla tua pelle quanto questo crollo fu davvero terribile.

Ora guarda il secondo grafico qui sotto che mostra uno spettro temporale più ampio, dal 2007 ad oggi su time frame mensile.

Quel tremendo crollo post 2007 non sembra decisamente più marginale? 

Certo il decennio passato è stato un periodo d’oro per i mercati azionari (e non solo).

Allora ampliamo ulteriormente gli orizzonti usando un grafico lineare.

Dal 1950 l’indice S&P 500 è cresciuto in media del 7% all’anno (aggiungendo i dividendi diventa il 10% annuo). 

Nel mezzo ci sono stati mercati rialzisti e ribassisti, guerre, crisi petrolifere, crisi politiche e malattie. 

Ampliando ancora la prospettiva, lo spaventoso crollo post 2007 assume delle proporzioni molto più marginali e sostenibili.

Inesorabilmente le cose tornano alla normalità, le aziende tornano a fare il loro business e le loro azioni aumentano di valore.

Attenzione, questa non vuole essere una favola della buonanotte.

Vuole essere un monito ad agire sempre con la massima lucidità, senza farsi travolgere dalle emozioni del momento.

E questo è valido anche per coloro che si sentono pronti per comprare.

Abbiamo infatti visto in questo articolo qui come è necessario agire prudentemente di fronte a un mercato ribassista .

2. Detenere un adeguato livello liquidità

Chi in questo momento desidera vendere (in perdita) le proprie azioni, è proprio per poter tornare in possesso di una somma liquida.

È proprio per questo che in tempo di pace è necessario accantonare un adeguato livello di liquidità.

Perché è in tempo di crisi, come quello che stiamo attraversando, che la liquidità diventa l’arma segreta dell’investitore intelligente.

E questo non sono solo io a dirlo.

Se c’è una persona che gli investitori dovrebbero ascoltare, quel qualcuno è di sicuro Warren Buffett.

Warren Buffett

In tempi piuttosto recenti la società di Buffett, la Berkshire Hathaway Inc., ha dismesso alcune posizioni del suo portafoglio di investimenti  senza reinvestire in altro.

Questo gli ha permesso di accumulare una certa quantità di liquidità.

Il risultato di questo approccio sono i 128 miliardi di dollari di liquidità con cui la Berkshire ha concluso il 2019. 

Normalmente Buffett tiene sempre almeno 20 miliardi di dollari di liquidità disponibili, ma con l’attuale capitalizzazione di Berkshire pari a circa 417 miliardi di dollari, la liquidità a disposizione ammonta a circa il 30% del suo valore di mercato (Buffett ha affermato che con il tempo investirà questa liquidità accantonata).

Questa anomala quantità di capitale libero può rappresentare la carta vincente, soprattutto con un mercato a prezzi scontati come questo.

Tuttavia la liquidità non serve solo a comprare azioni scontate durante i mercati ribassisti.

La liquidità va accantonata anche per situazioni di emergenza e per acquisti nel brevissimo termine.

Quindi chi sta scalpitando per comprare, deve fare molta attenzione a non intaccare la quota di liquidità riservata a queste due importanti funzioni.

3. Non farti trascinare dall’urgenza di fare qualcosa

Di fronte a un mercato così instabile si sente la necessità di fare qualcosa, che sia correre a vendere per arginare le perdite, o che sia comprare per poter approfittare dei prezzi.

Tuttavia abbiamo già visto in questo articolo qui come non bisogna farsi travolgere dalla cosiddetta activity bias, ossia la distorsione cognitiva che ti spinge a dover per forza fare qualcosa.

Se desideri vendere, non lasciarti travolgere dall’urgenza di scappare.

Riflettici bene perché questo non potrebbe far altro che danneggiare ulteriormente la tua ricchezza; questo comporta, di solito, la quasi matematica certezza che ti troverai a guardare da fuori un mercato che recupera (prendendo come riferimento gli indici azionari americani).

Se invece ti senti pronto per comprare, è ovvio che siamo di fronte a uno dei momenti migliori per comprare azioni. 

Tuttavia bisogna fare sempre molta attenzione ai coltelli che cadono

Che cosa fai quando un coltello cade? Aspetti che tocchi terra o lo afferri prima?

Il rischio è quello di farsi molto male.

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di Paolo Di Domenico

Financial Market Analyst di Lixi Invest

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