Superpoteri-Investitori

Il superpotere che ogni investitore vorrebbe (e come ottenerlo)

di Lorenzo Brigatti

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Una delle mie domande preferite quando incontro qualcuno di nuovo per la prima volta è: “Se potessi avere un superpotere, quale sarebbe?”. Le risposte sono per la maggioranza scontate, ma una versione più interessante di questa domanda è: “Quale superpotere ti piacerebbe avere da investitore?”. In questo articolo andremo a vedere qual è un “superpotere per investitori” che puoi sviluppare davvero per migliorare i risultati dei tuoi investimenti. Cominciamo!

Prevedere il futuro dei mercati? No, grazie

Per dovere di cronaca, quando la domanda sui superpoteri mi viene rigirata, rispondo che vorrei avere lo spinotto di Matrix, per imparare tutto a velocità incredibile.

Pensare di avere dei superpoteri è molto figo, e qualche volta può pure essere pratico.

Di solito c’è una versione “reale” del superpotere da qualche parte che potete cominciare a coltivare per sviluppare il vostro “quasi” superpotere.

Tra l’altro, ho parlato di superpoteri anche in questo articolo dove ho scritto “la guida completa” per investire con successo.

Immagina che qualcuno a bruciapelo ti chieda quale superpotere vorresti per investire al meglio i tuoi soldi.

Leggendoti nel pensiero (un altro superpotere utile, ma che non mi piacerebbe avere) probabilmente hai risposto “vedere nel futuro”.

Per gli addetti ai lavori, questo si traduce in un perfetto market timing, e cioè beccare sempre il punto di minimo e di massimo dei mercati, o delle singole azioni.

Indubbiamente questo potere farebbe molto comodo e sarebbe la soluzione ideale per un investitore, ma purtroppo non è ottenibile, nonostante molti dicano il contrario.

I mercati azionari sono un sistema caotico molto complesso in cui le aspettative e le reazioni dei partecipanti cambiano costantemente, e per questo sono praticamente imprevedibili.

Specialmente per un piccolo risparmiatore (e qui con piccolo intendo anche qualcuno che ha diversi milioni di euro, bruscolini nel mare della finanza).

Ma c’è un altro superpotere, molto meno appariscente, che fa la differenza per un investitore.

E fortunatamente, questo è un superpotere che puoi sviluppare anche tu.

Sto parlando di evitare le vendite irrazionali.

Mi spiego meglio.

Le più grande discese dei mercati azionari si verificano quando il numero di azioni vendute è molto superiore a quello delle azioni richieste dai compratori.

I venditori sono disposti ad accettare anche gravi perdite pur di riconvertire in denaro sonante le loro azioni.

A questo punto, la domanda vera è: “Perchè qualcuno ha così fretta di vendere?”

La risposta più probabile è che questo qualcuno è costretto.

Un forced-seller (venditore forzato) in termini tecnici.

Chiunque investa in azioni usando debito (o più correttamente, margine) può diventare un venditore forzato in qualsiasi momento, portando a casa una perdita definitiva e guidando il mercato al ribasso.

Basta che chi gli ha prestato i soldi glieli richieda indietro al momento sbagliato, e la frittata è fatta.

Qual è il caso contrario?

Poter stare fermi e tranquilli, aspettare che la tempesta passi e che il panico finisca .

In questo tipo di situazione è un privilegio.

Anzi, è un vero superpotere che nel lungo periodo si traduce in rendimenti maggiori per i tuoi investimenti.

Come non essere mai costretto a vendere i tuoi investimenti

Quali sono gli errori da evitare per sviluppare questo potere e non essere mai obbligati a vendere?

Ecco qui qualche idea.

1. Investire più di quanto puoi permetterti

Un classico, per chi ci segue da tanto tempo può sembrare banale.

Ma questo è un errore ripetuto continuamente, anche da investitori professionisti sicuri che i loro investimenti facciano meglio di tutto il resto.

E quando le cose girano nel verso sbagliato per troppo tempo, alla fine devono vendere il loro investimento geniale a una miseria per pagarsi le bollette.

Ecco perché è fondamentale avere un cassetto liquidità ed emergenze da cui poter attingere in ogni momento, mentre i tuoi soldi investiti continuano a lavorare per te.

Questo cassetto è il pilastro su cui si basa la possibilità di vendere solo alle tue condizioni.

Senza, tutto il resto non conta.

2. Non avere portafogli divisi per obiettivo, adatti alla tua tolleranza al rischio e al tuo orizzonte temporale

Molto spesso quando senti parlare di investimenti vengono proposti portafogli unici, in cui buttare tutti i tuoi soldi e poi sperare che vada tutto per il meglio.

Usando questo approccio, alla prima discesa un sacco di gente si fa prendere dalla paura, perché non è abituata a vedere il suo patrimonio oscillare così tanto.

E vende tutto, per non soffrire più.

Una vendita forzata dall’emotività in questo caso.

Ma sapere che i tuoi soldi sono investiti per obiettivi ti darà una ragione per rimanere tranquilli, specialmente per quegli obiettivi più lontani nel tempo, come la pensione.

Una discesa oggi, quando hai ancora davanti 15-20 anni (o più) di investimenti fa meno paura.

Usando portafogli diversi potrai anche sperimentare con la tua tolleranza al rischio e capire qual è la % di azioni (o meglio ancora, ETF azionari adeguatamente diversificati) che ti permette di mantenere i tuoi soldi investiti senza troppe preoccupazioni.

3. La ricerca costante del rendimento

Non è un problema in sé, ma è importante ricordarsi che un rendimento maggiore comporta un rischio maggiore.

E se non sei pronto a soffrire un po’ di più, rischi di essere in prima fila a vendere nel momento sbagliato.

Quindi, cercare un rendimento maggiore va bene, ma con la massima consapevolezza che si va incontro a rischi maggiori.

Evitando questi errori, i tuoi investimenti diventeranno molto più resistenti alle intemperie dei mercati.

E soprattutto sarai in grado di venderli alle tue condizioni, magari quando gli investitori si faranno prendere da un eccesso di ottimismo.

O, meglio ancora, quando raggiungerai l’obiettivo per cui hai cominciato ad investire, l’unica cosa che conta davvero.

A presto,


Lorenzo

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di Lorenzo Brigatti

Behavioral Finance Editor e Product Manager di Lixi Invest

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