Un mercato ribassista come quello che stiamo vivendo porta alla luce la fragilità di tutti quegli investimenti fatti senza consapevolezza finanziaria. Investire troppo, investire a caso e investire senza una strategia, sono le problematiche che più gravano sulle spalle degli investitori dilettanti (e dei loro consulenti), che in questo momento di crisi si trovano a corto di liquidità. Problematiche che solitamente portano a un’unica (inevitabile?) decisione. Ti racconto tutto in questo nuovo articolo.
Cash is king, ovvero la liquidità regna è un motto che probabilmente starai sentendo spesso ultimamente.
Ovviamente a sproposito, perché il concetto è diverso da quello che cercano di diffondere le mezze cartucce.
La liquidità non è altro che un modo di allocare il proprio denaro.
È uno dei grandi contenitori dove puoi mettere il tuo denaro.
Come dice la parola stessa, è il contenitore più liquido.
Potete disporne in qualunque momento per spenderlo o per investirlo su altri strumenti.
Gli altri contenitori di investimento (azioni, obbligazioni, altre valute, materie prime, metalli) si ordinano, oltre alla volatilità e al rendimento atteso, anche in base alla loro capacità di tornare allo stato liquido.
Non sto certo parlando del passaggio di stato da solido a liquido, di fusione o di condensazione, ma della loro capacità di tornare ad uno stato liquido (quindi spendibile o investibile in altri asset class) nel più breve tempo possibile.
In questo momento, marzo – aprile 2020, la liquidità regna e come in ogni altra situazione di tensione finanziaria la sua domanda aumenta violentemente e rapidamente.
Tanti VOGLIONO e rincorrono la liquidità.
Questa reazione ai mercati ribassisti deriva da alcuni specifici problemi di fondo, che caratterizzano l’investitore dilettante e che abbiamo più e più volte trattato all’interno della community Wikilix.
Vediamo quali sono queste problematiche.
1. Investire a caso
L’investitore medio arriva a delegare al proprio consulente di fiducia anche il 100% delle proprie decisioni di investimento.
Quando le cose vanno bene, questo approccio non sembra così tanto dannoso.
Forse si riesce anche a guadagnare qualcosina con il fondo venduto dal consulente.
Ma quando le cose si mettono male, avere in portafoglio investimenti di cui non si conosce minimamente la composizione, perché magari hanno questi fumosi nomi commerciali, è un vero problema.
In questo caso non solo non si ha il controllo sui mercati (come tutti), ma non si ha nemmeno il controllo sui propri investimenti.
Anche chi sa che cosa ha in portafoglio ha visto nelle scorse settimane i propri investimenti andare in perdita.
Ma un conto è affrontare un ribasso con la giusta dose di tranquillità perché si è perfettamente consapevoli di che cosa si sta facendo e del perché si è investito in quel modo.
Un conto è affrontare un ribasso in preda al panico perché non si ha la minima idea del perché si è investito e soprattutto in che cosa.
Avere consapevolezza finanziaria è fondamentale sempre, ma ancor di più di fronte a mercati ribassisti.
2. Investire troppo
Alcuni consulenti convincono i loro clienti a investire troppo.
Alcuni risparmiatori investono troppo.
Alcuni entrano addirittura all-in sul mercato, ossia investono tutto il loro patrimonio.
Ma cosa succede quando si entra all-in sul mercato e poi questo crolla?
Che non solo si assiste all’evaporazione del proprio patrimonio ma non si ha nemmeno la liquidità necessaria per poter fronteggiare un inevitabile recessione (come abbiamo visto in questo articolo qui).
3. Mancanza di una (corretta) strategia di investimento
Ci sono consulenti e risparmiatori che non investono per obiettivi di investimento.
Non dividono il proprio patrimonio in cassetti di investimento con:
- diversi obiettivi
- diverso grado di rischio
- diverso orizzonte temporale
Non adottano una strategia a bilanciere, in cui :
- si rimane estremamente prudenti dove non ci si può permettere di perdere (liquidità e acquisti a breve termine)
- si è più aggressivi dove si vuole guadagnare e ci si può permettere di rischiare (azionario per investimenti di lungo termine)
Il più grande errore dell’investitore dilettante
Investire a caso, investire troppo e investire senza una strategia, sono dunque i tre grandi problemi dell’investitore dilettante.
Ma non è finita qui.
Perché questi problemi si ripercuotono sull’investitore dilettante con ancora più forza quando il mercato crolla.
Indovina cosa fanno, puntualmente, questi investitori, quando i mercati sono al ribasso?
Vendono le loro azioni in perdita per tornare liquidi.
Fanno l’esatto contrario di quello che dovrebbero.
Perché hanno paura che i mercati possano scendere ancora.
Mentre la necessità di far fronte a dei pagamenti (che non paghi con gli asset o con il mattone ma con il cash) si fa impellente.
Il vero significato di Cash is King
Cash is king significa che è giusto avere una riserva di liquidità a disposizione anziché investirla forzatamente su qualche fondo obbligazionario mediocre.
Significa che i soldi necessari a breve termine devono rimanere liquidi.
Significa che i soldi che servono per dormire tranquilli, anche in caso di crisi economiche o shock finanziari (come quello attuale), devono rimanere liquidi.
A rendimento bassissimo e a rischio bassissimo.
Significa che i soldi da utilizzare per fare acquisti in sconto sui mercati finanziari, quando i prezzi saranno ancora più bassi, devono rimanere liquidi.
Quando la liquidità domina indovinate un po’ chi regna?
Chi la liquidità l’ha tenuta PRIMA del ribasso di mercato e la vende agli assetati in cambio di asset di valore (che sono disposti a vendere a poco prezzo).
La liquidità, la corsa alla liquidità e al conto corrente, non devono essere delle reazioni a un ribasso di mercato.
Cash is king NON significa farsela sotto e liquidare gli investimenti azionari di lungo termine proprio nel momento in cui il loro prezzo sta scendendo.
Questo atteggiamento errato, che è la prima causa di perdite sui mercati finanziari, è il sintomo preciso del NON avere una strategia.
Chi ha una strategia, e conosce precisamente quanti soldi gli servono tra 10 anni per vivere di rendita o tra 15 anni per far studiare i figli, deve benedire i ribassi di mercato.
Deve aspettarli.
Quasi desiderarli.
Sono proprio quei momenti in cui può fare ottimi investimenti a prezzi scontati.
Si dice Cash is king.
Ma per descrivere questa stupida fuga verso la liquidità si dovrebbe dire Fear is king.
Senza un piano, il dilettantismo e il conflitto di interessi prosperano.
L’incertezza non viene compresa e accettata.
E la paura domina qualunque scelta.
Io e i miei clienti di LIXI STRATEGY, che abbiamo invece avuto la lungimiranza di progettare in tempo di pace una strategia finanziaria adeguatamente diversificata, prudente quando necessario e aggressiva quando possibile, stiamo affrontando questo ribasso finanziario con assoluta fortezza.
Nonché abbiamo il cash in mano per fare ottimi acquisti, che ci faranno passare altri 10 anni di bonaccia non appena la tempesta sarà passata.
Purtroppo LIXI STRATEGY non è più disponibile.
Tuttavia, se anche tu vuoi imparare a investire correttamente e non trovarti mai più assettato di liquidità in tempo di crisi, la soluzione è Lixi Plannix, il processo di pianificazione finanziaria pratico ulteriormente integrato e migliorato che ti aiuterà a riprendere il controllo della tua finanza personale.
Alla tua sicurezza e prosperità finanziaria,
Luca