In questo momento non si fa che parlare del divorzio di Bill e Melinda Gates. Esattamente come un paio di anni fa si parlava di quello di Jeff e MacKenzie Bezos. E quello che salta subito all’occhio, in questi e altri casi, è l’enorme patrimonio coinvolto, spesso oggetto di contese. Proprio riguardo a questo, io penso che ci sia un’unica importantissima lezione di finanza personale da imparare da questi divorzi miliardari: te ne parlo in questo nuovo articolo del blog.
La causa principale di distruzione dei patrimoni
In questo articolo non parlerò di gossip, di cui mi interessa zero.
Ma parlerò dell’unica cosa che conosco, ossia la finanza personale.
Perché l’argomento è serissimo.
E ora ti spiego il perché.
La gente spende più tempo a guardare il calcio e Netflix che a occuparsi delle proprie finanze personali.
Ma non solo.
Quei pochi minuti che ci dedica, li passa a guardare com’è andata la Borsa il giorno prima, oppure a spulciare il web per trovare un conto deposito che gli offre lo 0,5% di interesse.
Assicurazione? Non pervenuta.
Pianificazione successoria? Non pervenuta.
Protezione patrimoniale? Non pervenuta.
Ma poi succede che si divorzia dal proprio partner.
E, improvvisamente, i soldi diventano un enorme problema nel 100% dei casi.
In questo senso i dati di separazione e divorzo parlano chiaro, al netto di quanto tu possa pensare che il tuo partner ti amerà per sempre.
Indovina qual è la causa principale di distruzione dei patrimoni?
Un divorzio sanguinoso.
E non parliamo solo di miliardari. Anzi.
Gates, Bezos e tutti gli altri super ricchi non dormiranno mai in auto o non dovranno mai tornare a casa della madre per un piatto caldo.
Ma il risparmiatore medio, con 200-300.000 euro da parte e uno stipendio normale, rischia questa fine.
Il sottovalutato empathy gap
Quindi che fare?
Comportarsi come un robot economico, che non si sposa per non rischiare il divorzio, o che non fa figli per non dover dividere l’eredità?
Io te lo dico: sarebbe davvero un’idiozia.
Non funziona così nella vita reale.
Perché alcune scelte di vita non si fanno con il portafoglio in mano.
Siamo esseri umani.
Esattamente come tutti i ricchi coinvolti in divorzi miliardari.
Devi sapere che per noi è estremamente difficile capire quanto noi stessi potremmo essere in difficoltà a rispettare i nostri buoni propositi in presenza di uno stato d’animo diverso.
“Da domani dieta!”, pronunciato da satollo, o “domani smetto”, pronunciato dopo aver spento la sigaretta, valgono praticamente zero.
Questo fenomeno si chiama empathy gap ed è un bias (distorsione cognitiva) sottovalutatissimo, di cui nessuno ti ha mai parlato prima perché non è mainstream.
Hai presente quando le cose vanno storte, ci si guarda indietro e si pensa “ma come ho fatto a essere così pazzo/a”?
Bene, sappi che la pazzia non c’entra nulla.
Eri solo emotivamente coinvolto/a, che equivale a essere in uno stato di percezione alterata.
Per calarci sui mercati, l’empathy gap è quel problemino che ti impedisce di pensare a quanti pasticci finanziari potresti combinare quando sarai impaurito da un ribasso di mercato.
Oggi sei calmo, ma domani potrebbe non essere così.
Come evitare che un divorzio rovini il nostro patrimonio
Quindi, che fare di fronte all’empathy gap? Dobbiamo essere schiavi delle emozioni?
No, vuol dire l’esatto contrario!
Vuol dire imparare a far convivere una razionale cura dei propri soldi e interessi con l’accettazione del fatto che siamo tutti degli esseri umani in carne ed ossa.
Vuol dire che se non lavori bene oggi, per rendere più innocuo possibile questo empathy gap, saranno dolori futuri.
Vuol dire che, consapevoli che in determinati momenti emotivamente coinvolgenti si potrebbero prendere decisioni non proprio ottimali, occorre pianificare prima come evitare di finire in rovina se qualcosa dovesse andare storto.
Vuol dire che la costruzione di una strategia di finanza personale a tavolino, a bocce ferme, razionale, riflessiva, lungimirante, dovrebbe essere la tua priorità.
Questa è finanza personale.
E preoccuparsi della propria finanza personale significa prima di tutto proteggersi dai rischi che possono distruggere il proprio capitale.
Ma l’analfabeta finanziario non lo sa e l’unica sua preoccupazione è un -2% in Borsa.
P.S. Io e il mio team pubblichiamo ogni giorno articoli come questo sul gruppo Facebook Wikilix, la più grande community italiana dedicata alla finanza personale e agli investimenti.
Alla tua sicurezza e prosperità finanziaria,
Luca