L’indebolimento del dollaro e/o il rafforzamento dell’euro, a seconda del punto di vista, è sicuramente uno dei temi più caldi del momento. L’investitore medio non è però consapevole di come il cambio euro/dollaro possa influire (anche pesantemente) sul rendimento dei propri investimenti.
Che cos’è il cambio euro/dollaro
Il cambio euro/dollaro indica semplicemente quanti dollari occorrono per comprare 1 euro.
Ti faccio un esempio.
A metà marzo 2020 questo cambio era a quota 1,06.
Solo qualche mese dopo ha invece rasentato l’1,20.
Traduco in soldoni, perché sono consapevole che non sempre si capisce al volo cosa questo possa significare.
A metà marzo 2020, ti servivano 1,06 dollari per comprare 1 euro.
Il 1 settembre 2020, ti servivano invece quasi 1,20 dollari per comprare 1 euro.
Per gli investitori dell’area euro (italiani, tedeschi, maltesi, spagnoli ecc.), sarebbe in realtà utile avere sotto gli occhi anche il cambio inverso, ovvero il cambio dollaro/euro (USD/EUR).
Chiaramente, questo cambio risponde alla domanda “inversa”:
“Quanti euro occorrono per comprare 1 dollaro?”
Perché il cambio euro/dollaro è importante
Perché questo cambio è particolarmente importante per gli investitori in area euro come te?
- Perché guadagni in euro;
- perché consumi in euro;
- Perché devi investire (anche) in dollari.
Quando acquisti azioni americane, ma anche ETF globali con un forte peso della Borsa americana (e quindi azioni americane), stai investendo in dollari.
Che è insieme rischio e opportunità.
Passare da 1,06 a 1,20 non sono bruscolini.
Sono oscillazioni violente, che si riflettono sui tuoi portafogli di investimento.
Vediamo un esempio.
Supponi di aver investito 100.000 euro sul Nasdaq, perché ti hanno detto (sbagliando) che è l’unico mercato che merita di essere acquistato (e se non sai perché investire solo sul Nasdaq è sbagliato ti consiglio di leggere questo articolo qui).
Supponi inoltre di averli investiti a marzo 2020, quando il cambio EUR/USD era a 1,06.
Significa che con ogni euro, compravi 1,06 dollari, a loro volta necessari per comprare quote di Nasdaq.
Significa che con i tuoi 100.000 euro hai acquistato 106.000 dollari di Nasdaq.
Ci siamo? Bene.
Per finalità didattiche, immagina che il Nasdaq non si sia mosso nel periodo considerato; ha dunque avuto un rendimento dello 0%.
Tu ora hai dei dollari in pancia (avendo investito sul Nasdaq), ma il dollaro nel frattempo si è indebolito sull’euro.
Ciò significa che i tuoi dollari si sono svalutati rispetto all’euro.
Ma ora devi liquidare l’investimento e riportare a casa gli euro, che è la valuta con cui spendi e consumi.
L’affitto/il mutuo lo paghi in euro, la spesa la fai in euro, qualunque cosa la compri in euro.
Hai quindi 106.000 dollari che al momento del cambio USD/EUR, attestato a quota 0,83 circa, valgono circa 88.000 euro (106.000 x 0,83 = 87.980) .
Hai investito sul Nasdaq 100.000 euro.
Hai liquidato 88.000 euro.
A causa del cambio, che in questo caso rispecchiava un rafforzamento dell’euro sul dollaro, hai perso il 12%.
Chiaramente ricorda anche che:
- il dollaro poteva rafforzarsi sull’euro, e quindi potevi guadagnare dall’effetto cambio;
- il mercato su cui hai investito (nell’esempio, il Nasdaq), ha il suo andamento intrinseco, e quindi la perdita del cambio può essere ridotta dalla performance di mercato (o ampliata, in caso di performance negativa).
Come proteggersi dal rischio cambio
Il cambio tra valute è quanto di più imprevedibile possibile nel breve termine, poiché subentrano variabili veramente più grandi di noi di cui davvero non si può prevedere nulla (geopolitica, commercio, politica monetaria, andamento tassi).
In via generale, e senza ovviamente voler fare alcuna consulenza personalizzata, sconsiglio:
- di sovraesporsi in una valuta diversa dalla propria, magari perché convinti che gli USA in generale, o il Nasdaq in particolare, domineranno SEMPRE il mondo nel lungo termine come fanno ora (non è assolutamente scritto da nessuna parte);
- di pagare costi di copertura per sterilizzare il rischio cambio, perché per un investitore di lungo termine (dai 10 anni in su) sono dei costi insostenibili e deleteri;
- di provare a speculare sul cambio. Posto che non so come si possa davvero pensare di poter fare soldi sul mercato più complesso del mondo, il Forex, ovvero il mercato valutario, è stato utilizzato nel corso degli anni (e pure oggi) da TUTTI i ciarlatani della peggior specie per vendere i loro sistemi di arricchimento facile e veloce.
Detto questo, non devi pensare che comprando asset in dollari (come, ad esempio, azioni del Nasdaq, dello S&P500 o un ETF che replica questi indici), ti stai esponendo al rischio cambio.
O meglio, lo stai certamente facendo, ma lo stai facendo in ottica di diversificazione valutaria, che è una delle forme di diversificazione possibili e che bisogna perseguire per non esporsi al rischio cambio.
Un buon portafoglio robusto tiene conto di questo e diversifica correttamente per valuta.
Questo vale anche per la sterlina, per il franco, per lo yen e per le loro (importanti) borse nazionali, che devono essere presenti nella giusta percentuale all’interno di ogni portafoglio.
Se non hai la minima idea di come costruire un portafoglio davvero robusto che sia ANCHE diversificato per valuta, all’interno di Lixi Plannix, il processo solido e robusto più importante in Italia per quanto riguarda la finanza personale e gli investimenti di lungo termine, proponiamo una serie di portafogli modello progettati seguendo i principi di diversificazione e decorrelazione.
Alla tua sicurezza e prosperità finanziaria,
Luca