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Qual è il mio “segreto del successo” per il nuovo anno

di Luca Lixi

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In questo articolo di fine anno, voglio raccontarti qual è il mio “segreto del successo”, e perché questo dovrebbe essere uno dei tuoi obiettivi principale per il nuovo anno. Non solo come investitore ed imprenditore, ma in primis come persona.

Ultimamente va particolarmente di moda cercare “I segreti del successo”.

Ovvero chiedere a delle persone di evidente successo quali siano “i segreti” che li hanno portati ad ottenere questi risultati.

(Parlo di successo in qualunque ambito e attribuisco alla parola un significato liberamente interpretabile).

Non voglio criticare eccessivamente questa prassi, in base al principio machiavellico che “il fine giustifica i mezzi”.

Se per accettare dei buoni consigli e farli propri occorre necessariamente pensare che questi siano “segreti” o che siano un scorciatoia per il successo, va bene uguale.

L’importante è crescere.

La fallacia della “ricerca del segreto”

Mi preme però ricordare che, in questo tipo di considerazioni, convivono 3 bias, ovvero 3 distorsioni cognitive.

  1. Hindsight Bias: il “bias del senno di poi“, ovvero le forzature che commettiamo nel cercare di spiegare, razionalizzare, catalogare, trovare un senso a eventi passati, sottovalutando la componente casuale di questi eventi (volete chiamarlo “culo” anziché caso? Fatelo.


  2. Survivorship Bias, il “bias della sopravvivenza“, ovvero il dimenticare che la storia la possono raccontare solo i sopravvissuti, prima ancora che i vincitori.


  3. Forzatura Causa-Effetto, ovvero attribuire forzatamente un certo tipo di effetto a determinate cause, dimenticando le altre variabili che potrebbero essere (o non essere) intervenute.

Inoltre, chiedere ad una persona “di successo” quali siano i suoi segreti va a solleticare il suo ego e la sua immagine da Superman più intelligente e capace degli altri, che tutto sa e che tutto conosce.

Ti immagineresti mai una risposta del tipo:

“Boh, sono partito, ho lavorato sodo, poi le cose hanno girato per il meglio, ho continuato quindi a lavorare sodo, ho commesso migliaia di errori, ho sofferto, ho sacrificato tante cose, alla fine sembra stia andando bene, chissà quanto dura”.

Che guru sei, se non racconti che all’età di 7 anni non avevi già in testa il tuo percorso infallibile verso la dominazione mondiale, frutto di poteri paranormali rilevati addirittura dalla suora dell’asilo, shockata per la tua velocità nel mangiare la minestra senza sporcarti?!

Il mio “segreto per il successo”

Ora, dopo questa lunga premessa sul fatto che non esistono segreti per il successo, ecco il mio segreto per il successo! 

Ovviamente scherzo, perché non è certamente un segreto.

Leggi qualche libro (e pure qualche testo sul web, dipende).

Se alzarti alle 6 del mattino (hanno rotto le scatole con questa storia, dalla quantità di ciarlatans che si stanno fiondando su questa moda, te lo dico), bere acqua e limone e un caffè corretto al burro e sambuca, fare tre salti, due preghiere, un saluto a fratello sole e sorella luna appena svegli non è oggettivamente detto che abbia qualche vero nesso causale con il tuo successo…

leggere qualche libro in più è quanto di più vicino al segreto (non segreto) per migliorare.

Il vero motivo per cui dovresti leggere di più

L’Italia è costantemente agli ultimi posti per quantità di libri acquistati e letti.

Qual è il problema, grave, che sottende a questa statistica?

Te lo mostro subito.

Chi non legge, non ha abbastanza concetti in testa.

Se non hai abbastanza concetti in testa, fai difficoltà a riflettere.

Chi fa difficoltà a riflettere, fa difficoltà ad esprimersi.

In un mondo governato dall’informazione a doppio senso come non mai, avere questo tipo di difficoltà è un handicap a tutti gli effetti.

Leggi di più, anche contenuti diversi rispetto a ciò di cui ti occupi per lavoro.

Non fermarti a quei 4 giornali in lingua italiana, riciclatori e traduttori di notizie dagli Stati Uniti e dal Regno Unito.

Non limitarti a quei 4 libri in testa alle classifica di vendita, per definizione dominate dalla massa, che notoriamente non brilla per profondità.

Non circoscrivere le tue letture online a quei 4 blog (tranne LixiInvest.com, quello va sempre bene!) o paginette italiane.

La verità è che è utile leggere TUTTO.

In alcuni casi, come alcuni libri di cui mi chiedono informazioni, sono utili a capire cosa NON approfondire e usare come sostegno per un tavolo che traballa.

(Bruciare no, è brutto bruciare i libri, al massimo portali al macero così contribuisci al pianeta).

Sul serio: ringrazio tanti libri ORRENDI che ho letto, magari a 16-17 anni.

Le nuove informazioni introdotte con altri testi (decisamente migliori) mi hanno permesso di considerarli per quello che erano.

Ovvero carta rubata alle foreste e inchiostro sprecato.

Ma è andata bene così.

Leggere, per scrivere più e meglio

Negli ultimi 30 mesi ho formato il mio team di collaboratori ed editor.

Alla domanda “Cosa dobbiamo fare?“, la mia sofisticata risposta è stata:

  • Leggete
  • Riflettete
  • Scrivete

Sembra banale, ma è un circolo virtuoso incredibile, perché lo scrivere (ultima fase di questo mini-processo) in realtà è quasi più utile per lo scrittore che per il lettore.

Aiuta a chiarirsi le idee, strutturarle, rilavorarci sopra, rivederle, capire se vengono comprese, che effetti suscitano.

Chiaramente, è impossibile scrivere senza averci riflettuto sopra, ed è impossibile rifletterci sopra senza aver letto prima.

O pensavi che scrivere fosse una perdita di tempo, un esercizio di stile, una pratica manipolatoria o una roba per venderti corsi e abbonamenti?

Non ci sono segreti e non ci sono miracoli.

Questo è solo il mio consiglio per il 2020.

Perché è importante abituarsi a leggere fin da piccoli

Vuoi conoscere un buon investimento per il futuro dei tuoi figli?

Tempesta la casa di buoni libri, in ogni angolo.

Magari ne leggeranno qualcuno, o magari più di uno.

Per noia, in un pomeriggio estivo, senza capire granché, ma rimanendone affascinati o incuriositi.

Come è successo a me, con questo libro di Bertrand Russell che avevo letto per caso a 16 anni trovandolo nella libreria di casa.

Potrebbe essere davvero un buon investimento, con dividendi incassati copiosamente a distanza di 25 anni.

Su 1500 Lire spese negli anni ‘80, un rendimento totale esponenziale.

Al netto di inflazione, di cui peraltro puoi coglierne le conseguenze facendo un calcolo veloce di quale effetto abbia avuto sui prezzi in 35 anni.

 

Da adulti, capisco che il tempo non sia sempre quello desiderato per potersi dedicare alla lettura, tra i mille impegni e la frenesia quotidiana.

Anche se considero VECCHIO solo chi non si mette più nella condizione di imparare qualcosa e migliorare.


E quindi può essere vecchio anche a 20 anni, mentre può non esserlo neppure a 90.

Ma da ragazzi non ci sono grandi scuse.

È decisamente meglio abbeverarsi da una fonte di prima mano come può essere un buon libro, che ripetere robe a memoria, decise da un comitato ministeriale della scuola pubblica, divulgate da un insegnante che punta ad arrivare a fine mese o al pre-pensionamento.

Poi, certo, l’istruzione tradizionale non è tutta così, ed è necessaria.

Ma ci siamo capiti.

Ok, ma cosa leggere nel 2020?

Come detto prima, non è poi così importante quale libro leggere.

Se non si è grandi lettori, è importante anche imparare a conoscere cose diverse, osare letture apparentemente più ardue, spaziare su nuovi autori e nuovi generi.

O anche provare a leggere in lingua originale, per apprezzare meglio il pensiero dell’autore ed esercitare l’inglese (tra l’altro, alcune di queste fonti sono esclusivamente in inglese).

E, come detto, affidarsi troppo ai libri mainstream è un rischio, perché la massa per definizione non brilla per profondità.

Ma voglio comunque offrirti qualche spunto.

  • Le risorse, le letture, i libri che consigliamo nel Wikilix Podcast, come Pensieri Lenti e Veloci di Daniel Kahneman, I Principi del Successo di Ray Dalio o The Behavior Gap di Carl Richards.

Magari aggiornerò questo post con nuovi link e nuovi libri in corso d’anno, ma il mio consiglio principale è continuare a seguirci su tutte le nostre piattaforme (il gruppo Wikilix e le newsletterLinkedInYouTubeFacebookInstagramPodcastper non farti sfuggire nulla.

Grazie!

Per concludere, voglio dirti grazie per questo anno trascorso insieme.

È stato un anno molto importante per la nostra azienda:

Noi ci rileggiamo nel 2020, con nuovi progetti e tante iniziative da me e tutta la Lixi Invest.

 

Alla tua sicurezza e prosperità finanziaria,

Luca Lixi

 

di Luca Lixi

Fondatore e CEO di Lixi Invest

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