Stai investendo o stai speculando quando metti i soldi sui mercati finanziari?
Può sembrare una domanda troppo filosofica, ma se non conosci la risposta a questa domanda potresti perdere un sacco di soldi sui mercati finanziari.
E, se ti può consolare, neanche la lingua italiana ha le idee molto chiare al riguardo.
Investire e speculare sono due termini che vengono usati quasi in modo intercambiabile.
Non a caso esiste l’espressione “giocare in borsa”, come se fosse un casinò, che moltissimi hanno in testa quando si parla di investimenti.
Ma in realtà investire e speculare sono due sport diversi, con regole e partecipanti differenti.
E se non sai a quale gioco che stai giocando il rischio di perdere un sacco di soldi è dietro l’angolo.
Treccani alla mano, partiamo dalle definizioni più conosciute.
Non sembrano poi così diverse, vero?
In entrambi i casi devi:
- Mettere dei soldi da qualche parte (un prodotto finanziario o altro)
- Cercare di ottenere un rendimento (soldi extra) in un futuro più o meno lontano.
Le differenza tra investimento e speculazione
Come abbiamo visto ci sono due aspetti che accumunano investimento e speculazione: da una parte entrambe sono modalità di impiego dei tuoi capitali e dall’altra in entrambi i casi l’obiettivo è quello di ottenere un rendimento per esserti assunto il rischio finanziario.
Le analogie finiscono qui, perché investimento e speculazione sono proprio due modalità di operare sui mercati finanziarie che rispondono a logiche profondamente diverse (anche se come vedremo, assolutamente compatibili).
Vediamole nel dettaglio.
L’orizzonte temporale
Quando investi, lo fai per raggiungere obiettivi lontani nel tempo.
Con lontani, qui, intendo anche 10 o 20 anni.
Ad esempio, un’integrazione alla pensione (che per tanti di noi potrebbe non essere sufficiente)
Quando speculi, vuoi raggiungere un risultato molto più velocemente.
Giorni, settimane, o al massimo qualche mese.
Capisci come con questa prima differenza cambia tutto?
Chi sta investendo, vuole comprare qualcosa che valga i soldi che ci sta mettendo e che abbia un valore intrinseco.
Detto in modo più facile, il suo investimento può continuare a produrre valore anno dopo anno, anche senza venderlo.
Chi sta speculando, invece, si concentra solo sull’aumento del prezzo.
Non gli interessa il valore di quello che sta comprando, gli basta che ci sia qualcun’altro disposto a comprarlo ad un prezzo più alto.
Da questa prima differenza, derivano anche tutte le altre.
Passiamo ora alla numero due.
Qual è la tua priorità
Investitori e speculatori hanno priorità diverse quando operano sui mercati finanziari.
Investire deve essere fatto con spirito più difensivo.
Rischiare troppo non va bene, specialmente se stai investendo per raggiungere obiettivi importanti come garantirti una pensione serena.
Questo principio è al centro della definizione di investimenti di Benjamin Graham, maestro di Warren Buffett e padre del Value Investing.
Ecco la sua definizione di investimento:
Ovviamente la sicurezza del capitale investito non è mai ottenibile al 100%, ma come investitori dobbiamo fare tutto quello che è in nostro potere per evitare di vendere in perdita.
Quando si specula invece, l’attenzione è principalmente sul rendimento.
Uno speculatore è disposto a prendersi grossi rischi per portare a casa un grosso rendimento.
Sa che i soldi che sta usando potrebbero non tornare mai più nelle sue tasche, ma quello che gli interessa davvero è fare il colpaccio, costi quello che costi.
Gli speculatori più esperti ed i trader di professione hanno rigidi sistemi di gestione del rischio e per loro vendere in perdita non è un problema, se l’operazione non sta andando come vogliono.
Ma gli speculatori della domenica (la maggioranza) invece entrano completamente a caso sui mercati, con la speranza come unica strategia.
E, puntuali come un orologio svizzero, finiscono nel perdere i loro soldi.
L’elemento a cui devi fare più attenzione
Terza differenza, l’elemento più importante a cui fare attenzione.
Per gli investitori questo elemento è costituito dai flussi di cassa.
Chi investe, proprio come dice la Treccani, deve acquistare attività fruttifere.
E cioè tutto quello che è in grado di produrre dei flussi di soldi che, prima o poi, ti entreranno in tasca.
Gli utili (e poi eventualmente i dividendi) di una società quotata.
Le cedole delle obbligazioni.
L’affitto di un immobile che hai messo a rendita.
Finché un asset continua a produrli (dividendi, cedole, affitti), l’investimento rimane comunque valido.
Appena smette, diventa non produttivo e ci potrebbero essere alternative migliori a disposizione da considerare.
Quando si specula, invece, l’elemento a cui devi prestare tutta la tua attenzione è il prezzo.
Se va nella direzione sbagliata rispetto alla tua “scommessa”, è un brutto segnale e spesso un segno che bisogna chiudere l’operazione in corso, anche se è in perdita.
I flussi di cassa qui contano poco, quello che uno speculatore vuole vedere è un aumento veloce del prezzo.
E per questo la strategia principale usata da investitori e speculatori è diversa (la quarta differenza).
La strategia vincente
Un buon investitore diversifica per cercare di minimizzare il rischio e raccogliere e reinvestire, anno dopo anno, i flussi di cassa che entrano dai suoi investimenti.
Un bravo speculatore avrà poche scommesse ben concentrate, da seguire con attenzione maniacale per cercare di portare a casa il massimo profitto.
Come integrare investimento e speculazione
Per riassumere:
- Investi per raggiungere gli obiettivi importanti e con un’ottica di lungo periodo, diversificando.
- Specula per cercare di portare a casa un grosso risultato nel breve/medio termine, facendo scommesse molto concentrate su prodotti finanziari promettenti.
L’errore più grande che puoi fare è convincerti di essere un investitore quando in realtà stai speculando.
O peggio ancora, comprando roba a caso senza nessuna strategia.
Anche se la prospettiva di portare a casa grandi guadagni “solo” prendendosi grandi rischi è affascinante, il rischio di bruciare tutti i tuoi risparmi speculando è concreto.
Specialmente quando la tua concorrenza sono algoritmi supersofisticati o speculatori professionisti con risorse a disposizione che neanche ti puoi immaginare.
Per questo ogni risparmiatore dovrebbe essere prima di tutto un investitore.
Investendo, e quindi adottando un orizzonte di tempo più lungo, eviti di andare a competere direttamente contro gli squali più spietati della finanza.
E, usando la giusta diversificazione, puoi portarti comunque a casa un rendimento interessante senza dover passare le giornate sui mercati.
Questo significa che non devi mai fare puntate speculative?
No, non necessariamente.
Dopo che hai preparato una strategia di investimento per raggiungere gli obiettivi più importanti, puoi considerare di usare una piccola parte del capitale che ti è rimasto per fare qualche operazione speculativa.
E puoi speculare praticamente su qualsiasi asset suscettibile di una qualsiasi valutazione economica.
Ad esempio in Tradix, la nostra membership dedicata alla speculazione, abbiamo scelto le azioni ad alto potenziale quotate prevalentemente sul mercato americano, il mercato dei capitali più grande e rilevante al mondo.
Ma le opzioni per la speculazione sono praticamente infinite.
Sulla cifra esatta dipende molto dalla tua tolleranza alle perdite, ma non andare oltre al 10% del tuo capitale.
In questo modo, anche se tutto il capitale che hai destinato alla speculazione dovesse andare a zero, avrai il restante 90% investito in maniera diversificata che ti permetterà di non andare in rovina.
Questo non a caso è uno dei capisaldi di Plannix, il processo di pianificazione finanziaria made in Lixi Invest che non solo ti aiuterà a creare il tuo piano finanziario di investimento per il lungo termine grazie a portafogli ben diversificati, ma ti consentirà anche di capire quanti soldi puoi destinare alla speculazione in base alla tua situazione finanziaria personale.
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