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Quanto si può guadagnare facendo trading online?

di Paolo Di Domenico

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E’ quasi impossibile trovare qualcuno che non si sia imbattuto in qualche messaggio pubblicitario che promuove la piattaforma o il metodo “taldeitali” per fare trading online.

Considera che in Italia, così come in molte altre parti del mondo, lo scoppio della crisi pandemica nel 2020 è stata la miccia che ha acceso i fuochi d’artificio sul trading online, un campo ancora relativamente di nicchia.

Mobilità ristretta e tanto tempo libero hanno contribuito all’esplosione del trading online tra i piccoli risparmiatori (con annessa esplosione nel numero di influencer finanziari reinventati, per non dire improvvisati).

Ora ti domando:

Perché un risparmiatore, che il più delle volte ha tenuto il suo capitale liquido sul conto o al massimo su un conto deposito, si avvicinerebbe al mirabolante mondo del trading online?

Certo, può farlo per gioco, considerandolo un passatempo come un altro (anche se si può rivelare un atteggiamento molto pericoloso).

Ma il più delle volte la ragione di fondo che spinge anche un completo neofita del mondo degli investimenti a fare trading online è solo una: la sete di guadagno.

Anzi, sono soprattutto quei risparmiatori con poca esperienza in campo investimenti le prede più facili per il dolce canto del trading online.

Perché “prede facili”?

Perché mancano dell’esperienza e della consapevolezza che gli permetterebbe di analizzare il trading online in tutte le sue sfaccettature (non solo quelle più affascinanti).

E’ naturale lasciarsi sedurre dai potenziali guadagni che si possono fare con il trading online.

A chi non alletta l’idea di guadagnare qualche soldino in più?

Diventa spontaneo allora domandarsi “Quanto si può guadagnare facendo trading online?”

Questa domanda è tanto controproducente e deleteria quanto giocare a calcio con una palla da bowling, domandandosi quanti tiri si possono riuscire a fare in porta.

Si ignora completamente il dolore che si sentirà ai piedi, quando la palla verrà calciata.

Nel trading online concentrarsi esclusivamente sui guadagni potenziali non ti fa minimamente riflettere sul rovescio della medaglia, ovvero quanto puoi perdere facendo trading online.

La domanda che davvero ci si dovrebbe fare non appena si desidera approfondire il trading è “Quanto posso perdere facendo trading online?”.

Sono io il negativo? Pensi che ti voglia demoralizzare?

Assolutamente no.

Infatti io stesso faccio trading, ho approcciato il mondo degli investimenti partendo dal trading (anche se col tempo ho capito che non è stata la mossa più saggia da fare).

Quindi, lungi da me il voler convincerti a non fare trading online.

Però, è bene che tu sappia che il “trading online” è un’etichetta affibbiata a centinaia di attività diverse sui mercati, molte delle quali delle boiate assolute, alcune di esse troppo sofisticate per essere fatte da piccoli investitori e solo poche davvero praticabili (sebbene con la loro dose di rischi annessi).

Andiamo allora a scomporre ed analizzare la famigerata domanda “Quanto si può guadagnare con il trading online?”.

Vediamo prima cosa si intende per trading online, poi se facendolo si può guadagnare ed infine quanto capitale dedicarci.

Cosa si intende per “trading online”?

La risposta ti può sembrare scontata, ma meglio chiarire questo punto perché è la base di partenza dell’intero discorso (e il fulcro della domanda “Quanto si può guadagnare facendo trading?”).

Nel suo senso più ampio, “trading” si riferisce alle speculazioni mordi e fuggi, ovvero alle compravendite di svariati strumenti finanziari (azioni, valute e derivati di vario genere) che possono durare da qualche settimana a qualche mese.

Però, l’idea di trading che ha visto una spiccata proliferazione negli ultimi due anni riguarda operazioni di ancora più breve durata, come quelle che vengono aperte e chiuse entro la giornata (in questo caso si parla di “day trading”) e che il più delle volte riguardano strumenti derivati (futures, opzioni, cfd e così via).

Gli strumenti derivati coinvolgono l’utilizzo della leva finanziaria e hanno bisogno di essere ben approfonditi prima di essere comprati.

La componente “online” è ormai ridondante, visto che il trading (e praticamente qualsiasi operatività finanziaria) viene principalmente svolto su piattaforme e broker online.

Anche le banche più tradizionali hanno il loro sito, il loro online banking e la loro app.

Negli ultimi due anni poi, c’è stato un brulicare di nuove piattaforme che hanno reso il trading privo di frizioni particolari o complicazioni anche per un completa neofita.

Ben venga la concorrenza e le nuove piattaforme innovative, così come il fatto che questi servizi hanno fatto avvicinare al mercato milioni di persone.

Però, lasciarti ammaliare dal richiamo di “commissioni zero” e da una grafica accattivante, rischia solo di farti finire come il pollo spennato del banco.

Ricapitolando, nel trading online la durata di una compravendita (di un “trade”) può variare sensibilmente e gli strumenti finanziari coinvolti possono virtualmente comprendere qualsiasi asset class (anche strumenti “nuovi” come i famosi NFT, che l’anno scorso hanno catalizzato gran parte dell’attenzione).

Senza contare il fatto che puoi fare trading in direzione “long” o “short” su uno strumento (ovvero puoi puntare sul rialzo o sul ribasso di uno strumento).

Ti sembra che la definizione di trading sia un po’ vaga, vero?

Lo è perché sotto una stessa “etichetta”, quella del trading, sono comprese attività di speculative molto differenti tra loro.

C’è una bella differenza tra fare trading intraday e farlo con un’ottica multi settimanale o mensile. 

C’è una bella differenza tra speculare sul Forex (il mercato delle valute) o farlo su singole azioni.

Ti ricordo che speculare significa impiegare un capitale per acquistare qualcosa al solo scopo di rivenderlo a un prezzo maggiore (e quindi guadagnarci).

Arriviamo allora alla spinosa parte sul “guadagno”.

Si può guadagnare con il trading online?

La risposta sincera è “Sì, è possibile”.

Certo, è possibile chiudere delle operazioni di trading in guadagno.

Così come è possibile diventare il Presidente della Repubblica se si ha la cittadinanza italiana, più di 50 anni e si gode dei diritti civili e politici.

E’ possibile, ma altamente improbabile.

Mi spiego meglio.

Esiste un diverso grado di probabilità tra chiudere un’operazione di trading in guadagno (magari su cento fatte) e chiudere in positivo il “bilancio di fine anno” tenuto conto di tutte le operazioni di trading effettuate (comprese di costi e commissioni).

In altre parole, una cosa è il guadagno da trading una tantum, un’altra è sopravvivere ed essere consistenti nel tempo facendo trading.

Tra le due è molto più probabile guadagnare con una botta di fortuna.

Invece, molto più difficile ed improbabile è portare a casa risultati positivi nel tempo.

Considera che anche per i professionisti è quasi impossibile battere il mercato in modo consistente.

Perché il guadagno da trading è così incerto?

Perché l’andamento dei mercati finanziari è incerto per definizione.

Nessuno può sapere se la valuta X o l’indice Z o l’azione Y salirà o scenderà.

Al massimo si possono provare ad elaborare degli scenari più o meno probabili.

Però ricorda che la certezza non fa parte del mondo dei mercati finanziari.

Probabilmente, navigando su internet, sarai già incappato in mille e uno sistemi, metodi, abbonamenti di segnali e così via, che promettono (in modo velato o spudorato) di rivelarti come guadagnare in modo infallibile con il trading.

Ora, sono dell’avviso che bisogna provare per credere, perché non c’è insegnamento più utile di un’esperienza vissuta sulla propria pelle.

Però, è giusto avvisarti che solo i ciarlatani garantiscono guadagni certi e sistemi infallibili.

E’ una bella favola da ascoltare, ma crederci può portarti ad una perdita fatale.

Per questo è molto più utile pensare in termini di “perdita” e non di “guadagno”.

Infatti, una cosa che spesso e volentieri ci si scorda è che il 100% delle persone perde soldi sui mercati finanziari.

Scioccante, ma vero.

Chiunque operi sul mercato finanziario prima o poi registra delle perdite e man mano che si accorcia l’orizzonte temporale delle operazioni maggiore è la probabilità di perdere.

Tutti perdono soldi sui mercati finanziari prima o poi. 

Perdono quelli che lo fanno come professione.

Perdono quelli che lo fanno come passatempo. 

Non puoi avere sempre ragione sui mercati finanziari. 

Jesse Livermore, storico tarder degli inizi del 900, diceva: 

“Il successo consiste nel fare una previsione esatta nel 60% dei casi. Il che significa che nel restante 40% anche un trader molto bravo va a perdere i soldi”.

Poi è anche vero che quello che conta alla fine della fiera è il differenziale in valore assoluto tra le perdite e i guadagni.

Per assurdo, potresti aver torto 99 volte su 100, maturando piccole perdite, per poi realizzare un enorme guadagno con quell’unica operazione in cui ti ritrovi dalla parte giusta del trade.

Citando Soros: “Sui mercati non importa affatto se hai ragione o torto. Ciò che conta è quanti soldi guadagni quando hai ragione e quanti soldi perdi quando hai torto“.

Quello che davvero conta nel trading è assumere il giusto approcio nella gestione delle perdite.

Una gestione che è sia contabile (come se il trading fosse un’attività imprenditoriale dalla quale a fine anno cerchi di ottenere un saldo netto positivo), sia emotiva.

Le emozioni che riversiamo nella gestione dei nostri soldi, in particolare quando si tratta di perdite, sono fortissime ed influenzano inevitabilmente le nostre decisioni di trading (non in modo positivo).

Quando fai trading, devi essere consapevole che, nel caso peggiore, potresti perdere tutto il capitale che hai investito.

Essere consapevole di questo ti sarà molto più utile nella tua attività di trading, rispetto a qualsiasi stima probabilistica di guadagno.

Ma allora, se sei agli inizi, con quanto capitale fare trading?

Quanto capitale dedicare al trading online?

Siamo sinceri.

Tutti quelli che cominciano a fare trading online vogliono “fare soldi”.

Quelli più moderati, cercano l’arrotondamento del proprio reddito, una somma extra che permetta di togliersi qualche sfizio in più.

Quelli più entusiasti cercano invece di diventare ricchi con il trading, guadagnando una somma di denaro che permetta di dare una svolta radicale alla propria vita.

Nessuno può contestare i motivi per cui decidi di fare trading.

Però per tutelarti, è importante che tu disponga delle informazioni corrette.

Partendo dalla consapevolezza che non esistono metodi infallibili di trading che ti possano garantire un guadagno.

E dalla consapevolezza che il trading non è un modo facile o veloce per diventare ricchi, o fare soldi facili.

Non è una scorciatoia, né un’autostrada con la quale puoi raggiungere senza intoppi la destinazione desiderata.

Semmai l’opposto.

Il trading online è come un tortuoso sentiero di montagna.

È un percorso impegnativo e faticoso (a livello mentale) quanto l’allenamento che fa il pugile Rocky Balboa nel celebre film.

Chi non ha pazienza, chi non ha intenzione di investire per prima cosa il proprio tempo, non può fare trading.

Perché corre il grosso rischio di vendere precipitosamente al primo ribasso dei mercati o di comprare in FOMO (fear of missing out) per paura di rimanere fuori da un rialzo che sembra non finire mai.

Lo stanno imparando sulla propria pelle i trader che hanno fatto il passo più lungo della gamba su una stablecoin come “Terra/Luna”, su una “meme stock” o su un qualsiasi altro strumento nel quale sono andati all-in (e infatti non andare mai all-in è uno dei 4 consigli per non andare in rovina).

Molti trader alle prime armi si rovinano grazie al loro prematuro successo.

Ti potrebbe sembrare un controsenso, ma pensa a un ragazzo che non ha mai visto un pallone da basket e al primo tiro fa subito canestro.

Penserà “E’ un gioco da ragazzi!”

E se anche il secondo e il terzo tiro vanno a canestro penserà:

“LeBron mi fa un baffo!”

E’ una situazione che nella realtà non può capitare, ma pensa a cosa succederebbe se dopo una così limitata esperienza si trovasse a giocare in una partita professionale…

Per essere carini, diciamo solo che lo farebbero a pezzi.

Anche sui mercati, quando ti capita di riuscire a guadagnare da alcune operazioni, pensi di essere un talento naturale, cadendo nell’errore di overconfidence (eccessiva fiducia nelle proprie capacità).

Ma ricorda che il tempo è galantuomo e se si continua abbastanza a lungo a fare trading, si arriva a comprendere che la fortuna e l’intuito non portano molto lontano in questa attività.

Sui mercati non esistono lezioni gratis: c’è sempre da pagare un prezzo, anche per diventare un po’ più consapevoli e preparati.

Per questo il consiglio è quello di iniziare a fare trading con una piccolissima quantità di denaro e vedere, in primis, come reagisci alle fluttuazioni del mercato (agli inizi, è un fattore ancora più importante del vedere se guadagni o perdi).

“Piccolissima” rispetto al tuo capitale, ovviamente.

Per fare trading, puoi utilizzare una parte marginale del tuo capitale, col quale rischiare un po’ di più.

E’ quello che raccomandiamo anche in Tradix, la membership dedicata agli investitori in azioni singole che vogliono dedicare la giusta quota del proprio capitale all’investimento in azioni ed essere aggiornati su quello che succede sui mercati finanziari

La strategia di investimento spiegata e messa in pratica in Tradix permette di affrontare serenamente eventuali perdite senza intaccare minimamente il capitale destinato ai tuoi obiettivi di investimento di lungo periodo

Infatti, com’è ampiamente spiegato in Plannix, non puoi pensare di investire il denaro che hai accumulato e che stai accumulando per la pensione (o per altri tuoi traguardi nel lungo periodo) nello stesso modo in cui investi il denaro destinato alle operazioni più speculative.

Si investe e si specula per guadagnare e così realizzare i nostri desideri e aspirazioni, ma è importante farlo adottando precise regole che ci evitino la rovina finanziaria.

di Paolo Di Domenico

Financial Market Analyst di Lixi Invest

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