Pensiamo che la realtà sia solamente quella che ci viene costantemente messa davanti agli occhi dalla TV, dai social, o dalla cultura in cui siamo immersi. La verità è che limitarsi a credere che la realtà sia solo quella che ci viene spacciata come tale, può portarti a perdere un sacco di opportunità, soprattutto nei mercati finanziari. Ti racconto tutto in questo nuovo articolo del blog.
Stai vivendo dentro una caverna
Conoscerai sicuramente l’allegoria della caverna di Platone.
Te la riporto alla memoria brevemente.
Immagina di essere prigioniero in una caverna, insieme ad altri prigionieri, legato mani e piedi e con testa e collo bloccati.
Puoi solo fissare il muro davanti a te.
Alle tue spalle è accesso un grande fuoco, la cui luce soffusa proietta delle ombre sul muro che hai davanti.
Le ombre sono governate da altri uomini, che frappongono tra il fuoco e il muro delle forme e degli oggetti, per fornire l’immagine che vogliono mostrarti.
Non conoscendo altro, e non potendo distogliere lo sguardo, quelle ombre rappresentano per te la realtà.
Tralasciando gli infiniti livelli di interpretazione dell’allegoria platonica, molto più sofisticati e profondi di quello che sto per dirti, questo è esattamente ciò che sta accadendo anche oggi.
Bombardati giornalmente da informazioni e notizie di tutti i tipi, si rischia di vivere costantemente dentro una bolla. O una caverna.
Queste informazioni e notizie sono sapientemente manovrate, e puntano costantemente a proiettare sul muro (o su uno schermo moderno, che sia di uno smartphone o di una TV) una visione distorta della realtà.
Una visione confusa.
Una visione parziale.
Il primo problema, come nel mito della caverna di Platone, è che questa immagine proiettata, distorta e viziata dagli interessi altrui, diventa per il prigioniero la realtà, pur essendo nei fatti una proiezione di ombre intangibili.
Il secondo problema è che è il prigioniero stesso a rigettare altre fonti di luce: essendo abituato alla luce soffusa e alle ombre, non riesce a sopportare la nitidezza della realtà.
No, i social network non stanno aiutando per nulla ad avere una visione più ampia e reale.
La democrazia delle informazioni è solo un’altra illusione.
Gli algoritmi dei social più usati alimentano costantemente il bias di conferma e il bias di gruppo: rischiamo costantemente di cercare informazioni e punti di vista che confermano il nostro, e rischiamo di avere rapporti sociali solo con persone che la pensano come noi.
Ma ora basta con la filosofia e con la psicologia, per quanto siano due campi di studio utilissimi per gli investitori.
Non distrarti, perché devo raccontarti qualcosa di estremamente importante.
L’epoca migliore di tutti i tempi
Che il 2020 sia stato un anno complesso e unico, non può essere messo in dubbio.
Tra una pandemia globale, miliardi di persone chiuse in casa, sistemi sanitari alle corde, economie in difficoltà, disoccupazione e chiusure aziendali, è stato un anno duro per tanti.
Dire il contrario sarebbe una bugia.
Altrettanto, che i tempi moderni stiano presentando all’umanità delle sfide importanti e mai affrontate prima, non è in dubbio neanche questo.
Tra cambiamenti climatici e disastri ambientali, violazione dei diritti umani, conflitti armati, discriminazioni, razzismo, sono tempi duri per tanti.
Anche qui, dire il contrario sarebbe dire una bugia.
Posto che questi argomenti non sono certo una novità dei tempi moderni. Anzi.
Ma sai qual è un’altra cosa che non può essere messa in dubbio da nessuno?
CHE VIVIAMO DI GRAN LUNGA NELL’EPOCA MIGLIORE DI TUTTI I TEMPI.
Ma viviamo comunque immersi in una visione iperdrammatica del mondo.
I problemi odierni, che non sto certamente sottovalutando, vengono costantemente amplificati e ingigantiti.
Proiettati sullo schermo della caverna moderna, diventano ancora più spaventosi e senza soluzione. Anche quelli che fortunatamente non ci riguardano direttamente.
Oppure, ancora, un altro effetto distorsivo è che i problemi locali (di qualche regione d’Italia, o dell’Italia stessa) diventano dei problemi globalmente diffusi, nella nostra percezione.
Voglio quindi darti qualche dato, per provare a far luce e bilanciare l’oscurità negativa da cui rischi di venire avvolto.
Parliamo chiaramente di investimenti e di mercati finanziari.
Un buon investitore, come mi auguro tu voglia diventare, deve infatti avere una mentalità razionalmente ottimista nel lungo termine.
Non euforica nel breve termine. Non sciocca. Non credulona.
Razionalmente ottimista nel lungo termine.
Dopotutto, se non pensi intimamente che il futuro possa essere un luogo nel tempo in cui valga la pena di vivere, non dovresti investire neanche un euro sui mercati.
Puoi continuare a lasciare liquidi tutti i tuoi soldi sul conto, o al massimo comprare qualche buono postale o titolo di Stato a breve termine.
Osserva l’andamento dell’indice azionario S&P500 (rappresentativo delle 500 aziende americane a maggior capitalizzazione) negli ultimi 70 anni.
Ora, vuoi forse dirmi che negli ultimi 70 anni non sia successo nulla?
Collochiamo temporalmente qualche piccolo avvenimento storico sullo stesso grafico.
Tralasciando i primi 50 anni del secolo scorso (due Guerre Mondiali e una Grande Depressione possono bastare?), e tralasciando gli anni ‘50 e ‘60 caratterizzati dal boom economico della ricostruzione post-bellica e da una calma solo apparente (mai sentito parlare di Guerra Fredda e minaccia nucleare?), gli ultimi 50 anni sono costellati da piccole e grandi crisi.
Finanziarie, economiche, del debito governativo.
Come puoi vedere, questo non ha impedito allo S&P500 di ottenere una performance superiore al 18.000%.
E infatti passato da un valore di circa 20 punti a un valore di circa 3700 punti (mentre sto scrivendo questo articolo per te).
100 dollari investiti nel 1950 sarebbero diventati più di 18.000 dollari. 1.000 dollari investiti nel 1950 sarebbero diventati più di 180.000 dollari.
Penso quindi di poter dire, senza paura di poter essere smentito, che nonostante costanti problemi e minacce globali, il mercato azionario sia stato decisamente il mercato più profittevole.
Non l’oro, non l’investimento immobiliare, non il forex, non i titoli di Stato, non le obbligazioni societarie (no, neppure bitcoin!).
Il buon vecchio mercato azionario, il mercato che rappresenta le aziende, che rappresenta gli imprenditori, che rappresenta l’economia reale.
Ma c’è un motivo ben preciso che ha portato a questi risultati.
Che poi è il motivo per cui sono razionalmente che questi risultati possano accompagnarci anche in futuro.
Il mercato azionario rappresenta l’ingegno umano.
Il mercato azionario rappresenta il progresso umano.
Il mercato azionario rappresenta l’innovazione, l’evoluzione e lo spirito di adattamento (anche competitivo) umano.
Come liberarsi dalla prigionia della caverna di Platone
Per tornare alla nostra caverna di Platone, le aziende sono la realtà.
Sono l’economia reale.
Come puoi vedere, la realtà non è così negativa come vorrebbero farti credere, anzi.
Ora tu dimmi questo.
Quante volte hai sentito al telegiornale, sui giornali o sulle pagine Facebook più famose (magari manovrate da questa o quella fazione politica), notizie di questo tipo:
Moncler, record a 1,19 miliardi”
Apple: record di fatturato e utili grazie a iPhone”
Ferrari, ricavi da record nel 2019″
De Longhi premia i dipendenti con bonus straordinario da 11 milioni”
Ferrero: a ottobre busta paga più ricca con il bonus di 2.200 euro”
Te lo dico io.
Senti parlare pochissimo di notizie di questo genere (ricavi, utili, cassa, fatturati, assunzioni, nuove imprese, premi dipendenti).
E se ne senti parlare, è con una visione distorta e strumentalizzata.
Un’impresa fa il record di utili?
“Chissà quanto avranno evaso e chissà come trattano i dipendenti!”
Un’impresa fa il record di ricavi?
“Chissà che politiche scorrette avranno adoperato nei confronti della piccola concorrenza.”
Un’impresa si dimostra attenta ai propri dipendenti?
“Lo fanno solo per ripulirsi la coscienza sporca tipica del capitalista che sfrutta il proletariato.”
Ok, sto esagerando un po’, ma il concetto è questo.
La realtà è composta da aziende e imprenditori che rischiano, ricercano, investono, assumono, pagano fornitori, vendono a clienti, fatturano, ottengono utili (se sono bravi), stimolano il mercato e la concorrenza.
Pensa al solo 2020, annus horribilis per tanti.
Ma non per tutti.
Come invece l’opinione pubblica si ostina a far credere.
Ne parlavamo proprio l’altro giorno con Paolo di Domenico e Sergio Piovini, i nostri analisti dei mercati finanziari all’interno della membership Lixi Tradix, in uno dei nostri briefing.
Nonostante la difficoltà di alcuni settori particolari (compagnie aeree, petrolio, alberghi, catene di ristorazione per dirne alcune), il bilancio del mercato nel suo complesso è stato decisamente positivo.
Ad oggi (dicembre 2020), siamo a oltre un +14% da inizio anno, sopra la media dei rendimenti annui del mercato stesso.
So benissimo che questo rialzo (che se confrontato ai minimi di fine marzo è addirittura pazzesco) è in buona parte attribuibile alle Banche Centrali che hanno riversato denaro su tutto ciò che si muove.
Ma il mercato non funziona solo così.
Il mercato prezza le aspettative per il futuro.
E queste non sono certo così drammatiche come ti viene proiettato giornalmente.
Pensa ai settori in effervescenza come l’aerospaziale, il fintech, l’IoT (o Internet of Things), la stampa 3D, i semiconduttori, farmaceutico e telemedicina, l’e-commerce, l’intelligenza artificiale.
Pensa alle vere e proprie scoperte scientifiche, come la rivoluzionaria tecnica di editing genetico Crispr-Cas9, che è valso un Nobel alla co-fondatrice di Crispr Therapeutics.
Pensa alle aziende che si sono affermate come nuovi dominatori nei loro rispettivi settori (Zoom, Peloton, Datadog, Teladoc, Slack poi acquisita da SalesForce…).
Pensa alle nuove quotazioni in Borsa, a livelli record dagli anni 2000 e con veri e propri boom come Airbnb, DoorDash, Snowflake, Palantir, C3 Ai, Unity Software ecc.
Tutto questo mentre nella caverna dell’italiano medio viene proiettato il solito film di malumore, declino, disagio, povertà, vecchi tempi andati, nostalgia, assenza di speranze.
Ripeto ancora: non sto dicendo che tutto questo non esista.
Ma sto dicendo che esiste anche qualcos’altro al mondo, rispetto ai nuovi casi di Covid-19, all’allarme mini-imprese che chiudono, o al boom di disoccupazione giovanile.
Tutti argomenti per cui provo dispiacere, non è questo il punto.
Ma che non accetto influenzino di una virgola la mia prosperità individuale, integrità mentale e sicurezza finanziaria.
Esiste solo un modo per prendersi la propria parte di progresso, innovazione e prosperità creata da alcune delle menti più illuminate del mondo moderno.
Ossia investire nel mercato azionario.
Fermo un attimo: ti sconsiglio di buttarti a capofitto, senza una guida e senza un metodo sul mercato azionario, e sugli investimenti in generale.
Non fare il gonzo, e non andare a comprare quei titoli che ho velocemente segnalato poco fa.
Non sei un ragazzino che ascolta gli youtuber e si eletrizza per le performance passate, incurante del rischio futuro.
Se vuoi investire nel mercato azionario con criterio, supportato da degli esperti che non solo ti forniranno accurate analisi di mercato, ma ti segnaleranno anche le loro operazioni di acquisto e di vendita di azioni, allora Lixi Tradix è la membership giusta per te.
Ricorda sempre che investire è semplice, ma non è facile.
Noi te la spieghiamo semplice, diffida da chi te la fa facile.