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Meglio investire in ETF o Azioni?

di Paolo Di Domenico

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Cos’è meglio?

Meglio lavorare mentre si studia oppure concentrarsi nel finire il prima possibile il proprio percorso di studi?

Meglio cambiare carriera quando la realtà entra in contrasto con l’idea che avevamo di quella professione o perseverare per tentare di colmare quelle discrepanze?

Meglio la comunione o la separazione dei beni una volta sposati?

Meglio vivere in un appartemento in città o in una casa con giardino in periferia?

Potremmo elencare decine e decine di domande simili, che ci siamo fatti (o che ci faremo) nell’arco della nostra vita.

Ogni volta che dobbiamo scegliere tra due o più alternative è normale chiedersi quale sia la “scelta migliore” perché nessuno vuole avere rimorsi e pentirsi di non averci “pensato meglio”.

Quando approcci gli investimenti e cominci a conoscere l’ampio ventaglio di strumenti finanziari disponibili, una delle domande che ti può sorgere spontanea è:

“Meglio investire in azioni o in ETF?”

Il ragionamento ci sta: 

Tra tutti gli strumenti finanziari esistenti, ce ne dovrà essere uno che è migliore di tutti, o confrontandoli a coppie, ce ne dovrà essere uno che è meglio dell’altro!?

Peccato che sia una domanda che ti porta fuori strada.

E’ come chiedere se la carbonara è meglio se preparata con la pancetta o con il guanciale.

O se il migliore giocatore di calcio della storia è Maradona o Messi.

Ci possono essere validi argomenti a sostegno (e contrari) di una parte e dell’altra, senza poter arrivare ad una conclusione definitiva che identifichi senza equivoco qual è il “migliore”.

Succede così anche per temi più seri, come la scelta del migliore tra investire in azioni o ETF.

Questo dilemma, però, lo puoi risolvere facilmente perché non hai bisogno di scoprire quale dei due è migliore (in termini assoluti), ma solo qual è lo strumento migliore che ti consente di raggiungere un determinato obiettivo.

E per scoprirlo ti basta fare queste tre cose: conoscere te stesso, conoscere le carattersitiche e differenze tra azioni ed ETF ed infine imparare a sfruttare il “meglio” di entrambi gli strumenti.

Esploriamo questi tre punti.

Conoscere se stessi

Non è un caso se “Conosci te stesso” è il decimo comandamento del libro di Luca.

Investire non è un’attività “standard” e “impersonale”, anzi.

Molto ha a che vedere con la tua personalità da investitore.

Forse ti sarà familiare l’espressione contenuta ne “L’arte della guerra” di Sun Tzu:

“Se conosci il nemico e conosci te stesso, nemmeno in cento battaglie ti troverai in pericolo. Se non conosci il nemico ma conosci te stesso, le tue possibilità di vittoria sono pari a quelle di sconfitta. Se non conosci né il nemico né te stesso, ogni battaglia significherà per te sconfitta certa”

Come ho scritto in questo articolo, “conosci te stesso” è l’insegnamento più importante tra tutti quelli contenuti in questa opera leggendaria.

Infatti, quando investiamo sono diverse le sfide che dobbiamo affrontare.

E la sfida più grande è proprio quella con noi stessi.

In particolare, la sfida è quella di tenere a bada le nostre emozioni, in modo che non intralcino le nostre decisioni di investimento.

E’ un aspetto da non sottovalutare perché è difficile isolare l’aspetto emozionale quando si parla di soldi.

Però ricordati che sui mercati finanziari decidere “di pancia” non porta quasi mai a scelte che si rivelano vantaggiose, soprattutto quando siamo spinti da euforia o paura, emozioni presenti in tutte le bolle finanziarie.

Cosa ti può essere utile nel “domare” le tue emozioni?

Principalmente due cose: conoscere la tua tolleranza al rischio e conoscere la finanza comportamentale.

La “tolleranza al rischio” è un modo per definire quanto puoi guardare scendere il valore dei tuoi investimenti senza che tu perda il sonno.

La predisposizione al rischio dipende da fattori interni, come il nostro carattere, ed esterni, come l’umore (che per sua natura cambia continuamente).

La tua vera tolleranza al rischio verrà fuori solo quando i tuoi soldi sono investiti sui mercati finanziari, ma se vuoi qualche consiglio utile su come misurarla, ti consiglio di leggere questo articolo.

La finanza comportamentale, invece, ti è utile perché si tratta di una disciplina che studia casi concreti di come le persone si comportano con il loro denaro.

In particolare, la finanza comportamentale porta a galla una serie di comportamenti inconsci, chiamati bias, che influenzano le nostre scelte senza che noi ce ne accorgiamo e ci portano a commettere degli errori.

L’espressione “conosci il tuo nemico” di Sun Tzu per un investitore significa scoprire quali sono gli errori più comuni che si commettono nella gestione delle proprie emozioni e del denaro.

Semplicemente conoscere questi errori ti aiuta ad evitarli.

Per questo la finanza comportamentale è la vera arma segreta dell’investitore.

Ora che conosci a fondo la tua “personalità da investitore”, come scegli tra azioni ed ETF?

Conoscere le caratteristiche di ETF ed Azioni

Conoscere se stessi è il primo e fondamentale passo per diventare buoni investitori, ma non è l’unico.

Per scegliere se è meglio investire su azioni od ETF devi conoscere le caratteristiche di questi strumenti.

E’ anche logico.

Come puoi scegliere tra due cose che non sai come sono fatte e come si comportano?

D’accordo, sono entrambi strumenti finanziari e d’investimento, ma questo non li rende la “stessa cosa”.

Come conoscere meglio le qualità di azioni ed ETF?

Niente di più facile: facendo un giro su Internet, dove “si trova tutto gratis”!

Per curiosità, ho provato a fare una ricerca su Google di “meglio azioni od etf?”: oltre 7 milioni di risultati.

Qualsiasi risparmiatore si sentirebbe spiazzato dalla mole di informazioni sul mondo degli investimenti reperibili online.

Alcune, peraltro, si rivelano essere più informazioni commerciali che contenuti volti a promuovere una corretta educazione finanziaria.

Il problema “dell’informazione che si trova gratis sul web” è che in mezzo a risultati di ricerca generici, ma comunque buoni, è pieno di ciarlatani che promettono soldi facili e investimenti sicuri e redditizi.

Ma da qualche parte dovrò pur cominciare?!

Vero, ma mi preme ricordarti di non affidarti ciecamente a quello che trovi gratis su internet e che costruire una solida educazione finanziaria richiede sacrificio e impegno.

Certo, tramite internet puoi ottenere tantissime informazioni preziose (anche gratis), se sai dove cercarle.

Un punto di partenza può essere il nostro gruppo Facebook Wikilix, dove ogni giorno condividiamo con migliaia di investitori approfondimenti dedicati alla finanza personale e agli investimenti.

Se ti piace la carta, sappi che abbiamo deciso di raccogliere, riorganizzare e integrare con nuovi contenuti inediti, i nostri materiali di formazione e divulgazione su finanza e investimenti in una collana di libri facile da consultare, i Wikilix Essentials.

In un pratico cofanetto trovi 10 volumi tematici, all’interno dei quali ce ne sono due dedicati nello specifico ad “ETF” e “Borsa e Azioni”.

Inoltre, diversi nostri articoli e podcast sono dedicati proprio alla discussione dei migliori libri di finanza personale, investimenti e finanza comportamentale, dai quali puoi iniziare la tua formazione.

Prima di parlare come puoi sfruttare il meglio di azioni ed ETF, vediamo una breve (non esaustiva) definizione di questi due strumenti.

L’azione rappresenta un pezzetto di proprietà dell’azienda che la emette e la cui compravendita avviene all’interno del mercato azionario (in senso largo, la Borsa).

Vendere azioni a mercato consente ad un’azienda di ottenere liquidità e finanziamenti utili a migliorare ed espandere il suo business.

Acquistare azioni, invece, consente ad un investitore di diventare proprietario di un pezzetto di quell’azienda (anche se di una frazione minima) e godere di certi benefici.

Ad esempio, il beneficio economico di ricevere dividendi (se l’azienda lo prevede) e quello di guadagnare dall’aumento del valore delle azioni (ovviamente sostenendo anche il “rischio d’impresa” che il loro prezzo possa scendere).

Gli ETF, invece?

L’ETF è uno strumento finanziario simile a un fondo comune ma scambiato come un’azione sui mercati, che replica la performance (e quindi l’andamento) di un “segmento” ampio o specifico di mercato (chiamato benchmark).

Questo benchmark può essere un indice azionario, un paniere di titoli obbligazionari o azionari, un paniere di materie prime e così via.

Gli ETF quindi possono contenere diversi strumenti finanziari, comprese le azioni (in questo articolo raccontiamo le origini relativamente recenti degli ETF, oltre che ai rischi e alle opportunità di investirci).

Parafrasando John Bogle, il pioniere degli ETF:

Se un’azione è un filo di paglia, l’ETF è un pagliaio.

Ora che sai cosa sono questi strumenti, ti serve conoscere le loro principali caratteristiche per riuscire a sfruttare il “meglio” di entrambi.

Imparare a sfruttare il “meglio” di entrambi gli strumenti

Per sfruttare al meglio questi due strumenti è importante conoscere qual è la differenza tra azioni ed ETF.

In breve, investire in una (o alcune) azioni ed investire in un ETF differisce nel grado di rischio al quale vai incontro.

In sostanza, questo rischio ha due componenti:

  • la volatilità
  • la composizione più o meno diversificata/concentrata

Per quanto riguarda la volatilità, ovvero le oscillazioni di prezzo, le singole azioni fanno in genere movimenti molto più ampi di quelli che può fare un ETF (chiaramente non tutte le azioni, così come non tutti gli ETF, hanno la stessa volatilità).

Questo significa che una singola azione può potenzialmente guadagnare (e perdere) molto di più di un ETF.

Perché questa differenza di volatilità?

Perché la singola azione “premia” il fatto che ti assumi un rischio specifico (stai investendo su una singola azienda, che lavora in uno specifico settore, in un singolo Paese, fa affari in una valuta etc).

E questo ci rimanda alla seconda componente del rischio, la composizione diversificata/concentrata.

In termini di composizione l’azione è un investimento ultra “concentrato”.

Al contrario, l’ETF è composto da tot numero di aziende, a volte con diversa capitalizzazione, a volte appartenenti a zone geografiche e settori economici diversi.

Ovviamente la composizione degli ETF varia, ma senza dubbio sono gli strumenti in grado di offrire i più alti livelli di diversificazione.

Ora, conosci le principali caratteristiche di azioni ed ETF.

Ne hai individuato uno meglio dell’altro?

La verità è che nessun strumento finanziario è migliore di un’altro a prescindere.

Non esiste uno strumento finanziario “migliore” perché nessuno strumento finanziario è “buono o cattivo” in senso assoluto.

Semmai, esistono strumenti più o meno adatti a portarti alla “destinazione” che desideri raggiungere, ovvero i tuoi obiettivi di investimento.

Abbiamo visto che per capire se uno strumento è più o meno adatto ai tuoi obiettivi, non basta valutarne le caratteristiche tecniche (come la volatilità e la composizione).

E’ fondamentale anche che lo strumento sia adeguato alle tue caratteristiche personali (propensione al rischio, situazione lavorativa e familiare), alle tue necessità (integrare la pensione, ottenere una rendita etc) e ai tuoi obiettivi (creare un fondo per i tuoi figli, andare in giro per il mondo, mettere su una tua attività autonoma etc).

Come puoi sapere con certezza se uno strumento finanziario è adeguato a tutte queste variabili?

Prima, devi capire dove vuoi andare, cioè che cosa vuoi raggiungere per mezzo dei soldi che vuoi investire (e in quanto tempo).

Questo è quello che devi assolutamente fare prima di andare a scegliere gli strumenti finanziari e iniziare a investire.

Questa strategia di investimento, che è il cuore di Plannix, il processo di finanza personale, pratico e avanzato, che ti consente di acquisire completa autonomia e sicurezza nella gestione dei tuoi soldi e dei tuoi investimenti, si chiama Goal-Based Investing.

Nel Goal-Based Investing il tuo denaro viene suddiviso in cassetti mentali, ognuno dei quali corrisponde a un obiettivo che per te conta davvero (come far studiare i tuoi figli in un’università prestigiosa, avere una pensione integrativa, aprire una tua azienda) e ad ogni obiettivo viene associato un preciso arco temporale.

Dalla definizione dell’arco temporale dipende, infatti, la scelta di una precisa modalità di investimento.

Perché non puoi investire per il breve termine (meno di 5 anni) allo stesso modo in cui investi per il lungo termine (più di 10 anni).

In base ai tuoi obiettivi, al loro arco temporale e alla tua personalità da investitore sia ETF che azioni possono trovare la loro funzione, senza escludersi a vicenda ma semplicemente aiutandoti a perseguire obiettivi diversi.

Il segreto sta proprio nel COME distribuire i tuoi soldi e i tuoi risparmi per perseguire obiettivi di investimento diversi, ma che possono sicuramente coesistere.

di Paolo Di Domenico

Financial Market Analyst di Lixi Invest

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