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Come gestire i soldi in famiglia e nella coppia (2a parte)

di Luca Lixi

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Nella prima parte dell’articolo (che puoi trovare qui), abbiamo visto come gestire correttamente i soldi nella coppia e come sia necessario parlare in famiglia di denaro con la massima trasparenza. In questa seconda parte, voglio invece proporti alcune riflessioni riguardo a come rapportati con i tuoi genitori e nonni, per quanto riguarda la gestione dei cosiddetti “soldi di famiglia”.

Gestire i soldi in famiglia - Anziano

Gestione dei soldi di famiglia: un problema complesso

Voglio farti riflettere per un attimo su un aspetto che tocca praticamente tutte le famiglie italiane.

Deve infatti esserti chiaro che l’Italia combina, attualmente, due fattori:

 

  • una popolazione mediamente anziana (questo è uno dei fattori che rende necessario, per i lavoratori di oggi, l’integrazione della pensione pubblica);
  • una popolazione mediamente ricca; forse ti sorprenderà ma, per quanto riguarda la ricchezza mediana, gareggiamo con Paesi che oggi sono molto più produttivi del nostro.

In aggiunta a questi due fattori, bisogna considerare che l’Italia:

  • non è proprio frizzantina in tema di mobilità sociale, non è quindi facile cambiare la propria condizione;
  • è una società essenzialmente gerontocratica (prova a far caso all’età di chiunque rivesta posizioni di prestigio nel pubblico e nel privato);
  • ci sono alcune generazioni che hanno prosperato e accumulato ricchezza in momenti storici diversi e viziati da scelte di breve termine.


Tutti questi fattori messi insieme portano
a una concentrazione di ricchezza abbastanza evidente tra le persone più anziane.

Questo comporta che la vulnerabilità di una persona anziana è decisamente elevata.

E su questo aspetto, l’industria finanziaria prospera che è una bellezza.

Non sto dicendo in alcun modo che gli anziani siano più vulnerabili per definizione perché stupidi, o che non possano prendere decisioni consapevoli, esattamente come e più delle persone più giovani, se adeguatamente preparati e all’interno di un rapporto di fiducia.

Tuttavia, se pensi a quanto sono impegnative alcuni scelte finanziarie che ti trovi a prendere oggi, ti renderai conto che dover fare queste stesse scelte tra 40 anni, ma con molto più denaro e magari in un ambiente che non ti è proprio del tutto familiare e chiaro, risulta ancora più complesso.

Non mi stupisco dunque, se sul gruppo Facebook Wikilix – Finanza personale (a cui puoi iscriverti qui) ricevo spesso richieste di “consigli” su come fare per aiutare i propri cari anziani nella gestione delle proprie finanze e dei propri investimenti.

Tuttavia, voglio essere chiaro: non esistono pillole magiche e soluzioni facili quando parliamo di problemi complessi.

E questo è decisamente un problema complesso, perché riguarda soldi, affetti, paure, ricatti, incomprensioni intergenerazionali.

Ovvero quanto di più emotivamente, coinvolgente e travolgente (in un senso o in un altro) ci possa essere.

Per questo motivo mi limiterò solamente a fornirti alcuni spunti di riflessione, in linea con la nostra opera di divulgazione gratuita e di VERA finanza personale.

Gestire i soldi in famiglia

La pianificazione successoria e i consigli rispediti al mittente

In un mondo ideale (che non sempre può esistere), il consiglio di base sarebbe questo.

Se parliamo di anziani di cui sei erede (tradotto: quando non ci saranno più, avrai sicuramente la tua quota di eredità), il consiglio che vale per tutti è quello di cercare di far ragionare il tuo parente sulla pianificazione successoria.

A maggior ragione se il patrimonio, immobiliare e finanziario, è rilevante, o se l’asse ereditario è articolato (presenza di seconde mogli o mariti, figli da relazioni precedenti, nuovi partner, ecc.).

Sono consapevole che, proponendo una cosa così a freddo al nonno, oltre agli scongiuri di rito, egli potrebbe replicare: “Quando non ci sarò più, ve la risolverete tra di voi!”.

Ma a quel punto dovrai replicare al nonno che è proprio perché riposerà sotto a un cipresso e non potrà più dire la sua su quei soldi, che potrebbero nascere una marea di casini.

Perché, in sua assenza, decideranno:

  • lo Stato;
  • avvocati e giudici, a cui si arriva molto in fretta quando c’è da spartire il malloppo.

Ora, se questo consiglio di impostare una pianificazione successoria, o anche solo di redigere il testamento (molto semplicemente e giusto per iniziare), viene dato da un nipote o da un figlio a cui l’anziano ha visto spuntare i primi dentini e ha cambiato il pannolino, è probabile che venga rispedito al mittente.

Soprattutto nei casi in cui parliamo di un capofamiglia ingombrante, ovvero colui che ha fieramente creato da zero e con grande fatica questo patrimonio.

Il suggerimento che mi sento di darti in questi casi è: trovati un alleato.

Il tuo caro anziano avrà sicuramente delle persone di fiducia.

Possono essere il suo commercialista, avvocato o notaio, direttore di banca, migliore amico, il maresciallo del paese, il prete, il farmacista, non lo so.

Lo puoi sapere solo tu.

Ora, a parte le battute, puoi trovare un alleato in quelle figure professionali che tendenzialmente rivestono una qualche forma di autorevolezza nella mente del tuo caro, e con cui comunque è abituato a parlare di soldi e di affari.

Come regola di approccio generale, sia con l’anziano che con il potenziale alleato, ci dev’essere chiaramente da parte tua l’assenza di conflitto di interessi.

Nel caso in cui venga fiutato il fatto che vuoi dare una mano solo per denaro, ti sei giocato (giustamente) tutto.

In generale, tuttavia, sono molto negativo su questo tipo di casistica.

Quando mi chiedono “posso farlo parlare con te così gli spieghi?”, rifiuto sempre categoricamente.

Neppure Warren Buffett sarebbe in grado di offrire dei consigli a qualcuno che:

  • non ha nessuna voglia di ricevere un consiglio;
  • non si fida, in fin dei conti.

Per questo motivo, il consiglio di secondo livello è quello di farti gli affari tuoi.

E nel prossimo paragrafo ti spiego il perché (ti anticipo che potresti addirittura commettere reato).

Giudice

I soldi di famiglia non esistono 

Capisco che ti fa innervosire sapere che in banca stanno addebitando ai tuoi genitori il 3% di commissioni (del costo dei fondi attivi che uccide il rendimento ne abbiamo parlato qui).

Capisco anche che temi che il patrimonio di cui sei erede legittimo possa davvero essere a rischio, a causa di qualche truffa, eventuali blocchi successori e casini vari.

Voglio però che tu sia consapevole che è un rischio e il perché è presto detto.

Non sei autorizzat* a offrire consigli finanziari e di investimento individuali se non hai la licenza per farlo.

Non c’entra niente se è tuo parente.

Se non sei dentista e metti le mani in bocca a un tuo parente e fai danni, ti mettono in gabbia comunque.

È un rischio. Ed è penale.

Ti stai assumendo una responsabilità ENORME, in cambio di nulla.

Perché se le cose andranno bene, e il nonno guadagnerà dei soldi, ti rinfaccerà probabilmente che con i BOT e gli investimenti immobiliari ha guadagnato di più.

Ma se le cose andranno male, e il nonno perderà dei soldi che magari non immaginava di poter perdere, sono guai.

Con un buon avvocato, dimostrare il ruolo che hai avuto nella vicenda, è molto semplice.

E il tutto in cambio di cosa? Riconoscenza? Auguri!

Un ultimo consiglio, sempre di educazione e pianificazione finanziaria.

Non esistono i “soldi di famiglia”.

I soldi sono una proprietà privata. Sempre.

Tu hai i tuoi, i tuoi parenti hanno i loro.

E sinché loro sono in vita, quei soldi non sono tuoi.

Non essendo soldi tuoi, e non essendo qualificato (o qualificata) per offrire una consulenza finanziaria indipendente, non puoi entrare nel merito di come loro devono investirli, o non investirli.

Ho ripetuto migliaia di volte che i prodotti e le soluzioni che vanno bene per una persona non vanno bene per l’altra, perché potrebbe avere degli obiettivi di investimento diversi ed essere in situazioni diverse (e all’interno di Lixi Plannix, la nuovissima soluzione di pianificazione finanziaria, ti spiegheremo nelle pratica come abbinare a ciascun obiettivo il corretto portafoglio di investimento).

Mi sembra banale che il nonno di 90 anni, o i genitori di 70 anni, abbiano obiettivi diversi dai tuoi che hai 40 anni, figli piccoli, pensione da costruire e azienda da mandare avanti. O no?

Come ti ho spiegato nel primo paragrafo, non esistono soluzioni facili quando parliamo di problemi complessi come questo.

Tuttavia, mi auguro di averti fornito degli utili spunti di riflessione.

Alla tua sicurezza e prosperità finanziaria,

Luca

di Luca Lixi

Fondatore e CEO di Lixi Invest

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