Nei periodi di ribasso dei mercati finanziari, gli investimenti alternativi diventano la panacea di tutti i mali.
Ma è davvero così? E come dovrebbe considerarli un investitore intelligente?
In questo nuovo articolo andiamo ad approfondire proprio gli investimenti alternativi, tanto affascinanti quanto sopravvalutati.
Che cosa sono gli investimenti alternativi
Quando si parla di “investimenti alternativi” si fa riferimento all’investimento in oro fisico, diamanti, orologi, auto d’epoca, vino pregiato, opere d’arte.
Tra gli investimenti alternativi rientra dunque qualunque cosa non sia l’investimento per definizione, ovvero l’investimento finanziario (mercati azionari e obbligazionari) che deve e dovrà sempre essere lo zoccolo duro del patrimonio di qualunque investitore.
Ci sono alcuni aspetti che accomunano gli investimenti alternativi, e che li rendono tanto irresistibili quanto pericolosi (se non considerati correttamente).
Quali caratteristiche hanno gli investimenti alternativi
La materialità
Tendenzialmente si tratta di oggetti o beni, di lusso o meno, che si possono toccare, vedere, indossare.
Per questo motivo, la parte più istintiva del nostro cervello è portata ad attribuirgli in automatico del valore per il solo fatto che questi oggetti esistono, hanno una materialità.
Con un’azione non funziona così: per comprenderne il valore dobbiamo attivare la parte razionale del nostro cervello (ed è faticoso e non automatico).
La possibilità di ostentazione
Siamo animali sociali, e siamo portati all’ostentazione, al mostrare agli altri i nostri risultati, il nostro potere, il nostro successo, talvolta la nostra presunta superiorità intellettuale o morale.
Questo avviene in maniera più o meno involontaria, e più o meno cafona, ma è un normale atteggiamento umano con radici profonde.
C’è invece una cosa che è oggettivamente difficile e ritenuto sconveniente ostentare, ovvero i propri risparmi.
A parte i più milionari del web, da Dubai alla Svizzera con furore, che ad ogni video devono farci sapere più o meno esplicitamente che hanno il loro milioncino in banca, nella vita reale e tra persone normali è considerata una cosa pacchiana.
Al contrario, dell’auto d’epoca restaurata e lucidata o della collezione di Rolex se ne può tranquillamente parlare.
Un mercato non liquido e non trasparente
Un altro fattore che è croce e delizia di questi mercati è il non poter rivendere questi beni con un solo click e a costi bassissimi a persone che non si conosceranno mai e che stanno dall’altra parte del mondo (come puoi invece fare con le azioni e gli ETF).
Delizia, perché non essendoci un vero prezzo in tempo reale attaccato tipo etichetta, non ne sei ossessionato come invece potresti esserlo con azioni e ETF.
Croce, perché si tende a sopravvalutarne il prezzo e ci si dimentica che non sarà per nulla facile trovare un vero acquirente che compri quel bene, al prezzo che vuoi e che hai arbitrariamente nella testa (probabilmente ancorato al prezzo di acquisto).
Beni speculativi
Questi investimenti alternativi sono tutti beni speculativi: l’unica possibilità che hai di guadagnare dei soldi sarà grazie al capital gain, ovvero alla vendita del bene a un prezzo maggiorato.
Non essendoci infatti cash flow (o flusso di cassa) su questi beni (un orologio non dà un dividendo o una cedola, per capirci), non ci sono metriche per calcolarne il valore intrinseco.
Questo significa che, per determinati beni, bisogna solo sperare di trovare qualcuno che li compri a un prezzo ancora più alto di quanto abbiamo fatto noi.
Un’applicazione pratica della “Greater Fool Theory” secondo cui la giostra speculativa continua a girare finché i venditori riescono a trovare compratori “ancora più sciocchi” e guadagnare il differenziale tra prezzo di acquisto e di vendita.
Quanto soldi investire negli investimenti alternativi
Conoscendo ora tutti questi fattori e dati di fatto, qual è la mia opinione su questi investimenti alternativi?
È buona!
Io stesso ne detengo alcuni.
Il punto è che ne possiedo una porzione corretta rispetto al mio patrimonio.
Ovvero una porzione MARGINALE, estremamente marginale.
In tutto, non bisognerebbe mai superare il 5% del proprio patrimonio totale (attenzione, parlo di patrimonio, non solo dei semplici risparmi!).
Un portafoglio diversificato di ETF e una collezione di orologi non devono MAI essere inseriti all’interno della stessa categoria, non devono mai essere paragonati, e non devono MAI rappresentare la stessa quota del patrimonio complessivo!
Lascia perdere i rivenditori di orologi, di case vacanza, di opere d’arte o altro, che sono in evidente conflitto di interessi poiché devono piazzare il loro pezzo al fine di incassare la provvigione o il margine.
Quando si tratta dei tuoi soldi devi imparare a prendere decisioni unicamente secondo i tuoi personali interessi, con la massima indipendenza e responsabilità.
E non secondo gli interessi del mercato, dei venditori, degli opinionisti.
In Plannix, il nostro processo di pianificazione finanziaria, acquisirai un metodo che ti permetterà di prendere tutte le decisioni finanziarie, dalla protezione dei tuoi risparmi, all’investimento dei tuoi soldi, nel tuo unico e miglior interesse.
Questo perché sarai in grado di operare in completa autonomia, sempre però con il sostegno del processo che ha cambiato la vita finanziaria di migliaia di risparmiatori.